Spaccio in mezza città, arrestato “grossista”. Aveva piazzato 13 chili di droga

Operazioni antidroga di polizia e carabinieri. Anche i militari hanno tratto in arresto una persona

 

Nelle prime ore di ieri 19 marzo (la notizia è stata diffusa questa mattina) la squadra mobile ha arrestato, dopo numerose ricerche sul territorio nazionale, Al Jaouhari Haram Lkhalaf, 44enne, nato in Marocco, detto “Josef”, con l’accusa di detenzione e spaccio continuati di stupefacente, reato perpetrato a partire dal 2013. Le indagini hanno dimostrato che l’uomo era una sorta di “grossista della droga” dedito alla vendita di hashish in città (Stazione, Sorgenti, piazza San Marco e via Garibaldi) di ingenti quantitativi di hashish a suoi pusher e tossicodipendenti al prezzo medio (anche in relazione alla sua qualità) di 5 euro al grammo.
Nel corso dell’indagini erano già stati eseguiti arresti in flagranza di reato di 3 complici (Brilli Stefano, livornese, Berti Guido, nato a Massa Marittima, Rusticali Igor, nato a Cecina) ai quali al Jaouhari Haram Lkhalaf aveva ceduto stupefacente per un totale di 13 chili.  Dopo gli adempimenti di rito, l’arrestato e’ stato ristretto alle Sughere.

Un arresto anche da parte dei carabinieri – Prosegue l’attività contro il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai carabinieri del comando provinciale di Livorno. Dopo gli arresti e i sequestri degli ultimi giorni, culminati con la recente operazione che ha portato all’emisione di ben 53 misure cautelari, nella serata del 19 marzo i militari hanno fatto registrare un altro ottimo risultato. Sono riusciti a bloccare e a trarre in arresto un cittadino tunisino, il 47enne Chourabi  Mounir, pregiudicato ed irregolare sul territorio nazionale. Il nordafricano, in particolare, nel corso di un normale controllo è stato trovato in possesso di oltre un etto di cocaina e di ulteriori 5 grammi circa di marijuana, celati all’interno dei propri indumenti, nonché di 310 euro. Ritenuti provento dell’attività di spaccio. La droga ed il denaro sono stati quindi posti sotto sequestro. Il cittadino tunisino, invece, è stato condotto alle Sughere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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