Si barrica in casa armato, più di due ore di trattativa. Poi la resa dell’ex testa di cuoio
Dalle 13,30, e per circa due ore, un uomo di mezza età è rimasto barricato nella sua casa di via Foscolo, zona Stazione (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere la fotogallery di Simone Lanari). Si trattava di un ex parà, incursore e testa di cuoio, seguito dalla Asl che, in base a quanto appreso, non era intenzionato a sottoporsi al Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio) . Di qui la decisione del 118 di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
La situazione era più complicata del previsto in quanto la persona, che a un tratto si era persino affacciata al balcone urlando che lui in ospedale non ci sarebbe andato, risultava in possesso di armi bianche (coltelli) e non era escluso che potesse custodire anche armi da fuoco. Inoltre risultava un esperto in tecniche di difesa. Sul posto, in supporto ai volontari della Misericordia di Montenero e di due dottoresse Asl, sono arrivate 5 pattuglie della municipale e due volanti della polizia. Nel corso delle trattative per convincerlo a calmarsi, con gli agenti che nel frattempo avevano indossato il giubbotto anti proiettile, sono intervenute anche due squadre dei vigili del fuoco con due mezzi, di cui uno con autoscala, e subito dopo l’Asa a cui è stato chiesto di chiudere il gas all’abitazione in vista di un possibile blitz. Blitz che è avvenuto intorno alle 15,40 quando un pompiere ha raggiunto con la scala la finestra al primo piano dell’uomo convincendolo, dopo un colloquio, a tranquillizzarsi. L’operazione ha avuto esito positivo intorno alle 16,10, e l’uomo, che ha chiesto alle forze dell’ordine di allontanarsi, è stato accompagnato in ospedale.
Riproduzione riservata ©