In auto sfondano la vetrina per rubare. Inseguimento da film nella notte

I due ladri abbandonano le auto (rubate) e fuggono a piedi in via di Popogna, la polizia recupera la refurtiva

di gniccolini

Un boato nella notte, il rumore di gomme stridenti sull’asfalto e quello di vetri in frantumi. E’ questo quanto ha udito un residente di via Settembrini, intorno alle 3 di notte, quando affacciandosi dalla finestra ha visto due auto (una Fiat Bravo e una Ford Escort) che avevano appena fatto retromarcia devastando in un attimo la vetrina del tabaccaio della Coop alla Rosa. Nel frattempo era scattato l’allarme alla centrale operativa del Vesuvio che ha inviato sul posto una pattuglia intervenuta tempestivamente sul posto. E’ stata la guardia giurata a notare nel parcheggio del supermercato due macchine parcheggiate pronte per la fuga.  Immediata a quel punto la telefonata al 113  da parte del vigilante che nel frattempo si è messo prontamente e con sangue freddo all’inseguimento dei malviventi coadiuvato da un’altra pattuglia sopraggiunta a sirene spiegate mettendosi alle calcagna dei ladri scappati a tutto gas nella notte. Ne è nato un inseguimento da film fino in via di Popogna, dove, all’altezza del civico 124, i banditi hanno spaccato con le auto un cancello di una proprietà privata per cercare di far perdere le proprie tracce tra i campi. A quel punto sono sopraggiunte due volanti della polizia che hanno cercato di acciuffare i malviventi insieme ai dipendenti dell’istituto di vigilanza privato. La fuga è proseguita a piedi e alla fine i ladri sono riusciti a dileguarsi lungo la ferrovia lasciando però sul posto le due vetture con a bordo la refurtiva recuperata dalle guardie giurate della Vesuvio. Si tratta di un ingente numero di stecche di sigarette (tutte quelle presenti all’interno della tabaccheria) e di un quantitativo importante di schede telefoniche. Recuperati anche 150 euro in contanti. Per rubare le “bionde” si sono avvalsi di alcune ceste sottratte ad un panificio di Pistoia. Le auto sono risultate rubate invece nella provincia di Pisa. Sul posto la polizia scientifica. Le indagini sono in mano adesso alla squadra mobile della questura di via Fiume.


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