Furti a raffica in auto. Rubava per scommettere

Ha 46 anni, è livornese, ed è stato indagato dalla squadra mobile diretta dal dirigente Testaì per una serie infinita di furti all’interno della auto in sosta effettuati nel corso delle ultime settimane. Ad incastrarlo una serie di indizi che gli agenti della questura hanno rinvenuto all’interno dei suoi due appartamenti in via Turati e in via Maggi.
Tra le mura casalinghe infatti i poliziotti non hanno fatto fatica a rinvenire oggetti proventi di furti perpetrati ai danni di macchine parcheggiate in centro e danneggiate a scopo di furto. Tra gli oggetti ritrovati patenti di guida, tessere sanitarie, carte bancomat, due carnet di assegni in bianco, tessere di riconoscimento e badge lavorativi, chiavi di auto e scooter, un ricettario sanitario della Regione Toscana, un timbro dell’unità operativa di Gastroenterologia, e molteplici telecomandi apri-cancello.
Ma la perquisizione è veramente l’ultimo atto di una lunga indagine che ha coinvolto la Mobile dal 25 maggio ad oggi. Lo scorso mese infatti le volanti erano intervenute all’interno di una sala scommessa per un tentativo maldestro di utilizzare una carta di credito risultata poi rubata solo in seguito. L’indagato infatti ha tratto in inganno i dipendenti della sala scommesse utilizzando una carta di credito intestata ad un omonimo, omonimo che poco prima aveva subito un furto all’interno della sua autovettura dove aveva nascosto al carta di credito. Analogo tentativo pochi giorni dopo, da parte del 46enne indagato, poi andato a vuoto in un altro centro scommesse. E’ per questo motivo che sono scattate le perquisizioni domiciliari che hanno poi avvalorato le testi investigative degli inquirenti.
Sono attualmente in corso accertamenti per identificare i legittimi proprietari degli oggetti e delle carte rinvenute.
Il 46enne è indagato per ricettazione e utilizzo fraudolento di carte di credito.

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