Sequestrate scarpe per oltre 5 milioni di euro

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza di Livorno hanno concluso un’importante operazione a tutela del “Made in Italy”, che ha portato al sequestro di 12.707 paia di calzature per un valore stimato in circa 5 milioni di euro ed a accertare un’evasione di oltre 730 mila euro fra dazi ed Iva.
Le indagini, durate oltre due anni, sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Livorno ed hanno preso avvio da una mirata “analisi di rischio”, svolta congiuntamente dai funzionari dell’ Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai militari della Guardia di Finanza, condotta nell’ambito di un articolato piano di controllo del territorio finalizzato al monitoraggio della regolarità dei traffici presso il porto di Livorno sulle merci provenienti da paesi extra-UE ed in particolare dalla Cina. L’attività di indagine è scaturita dalla selezione effettuata dal Servizio Antifrode della dogana di Livorno di una spedizione di calzature proveniente dalla Cina. A seguito della verifica doganale del contenitore, venivano rinvenute e sequestrate n. 1826 paia di calzature del valore commerciale di oltre 120 mila euro recanti il prestigioso e storico marchio toscano di calzature artigianali  “Zenobi 1946 Firenze Made in Italy”, da cui il nome dell’operazione di servizio. L’importatore “W.Z.A.”, cittadino cinese di anni 26, veniva pertanto denunciato a piede libero alla locale Procura per aver abusivamente apposto il marchio “Made in Italy” su prodotti di origine e produzione cinese.
Grazie ai successivi approfondimenti investigativi, svolti anche con l’ausilio di banche dati, di complesse analisi documentali, riscontri e “controlli incrociati” è stato possibile  accertare come l’importatore non solo apponesse abusivamente il marchio “Made in Italy” ma, al contempo, dichiarasse in maniera sistematica un valore della merce significativamente più basso rispetto a quello reale – in alcuni casi per importi fino a fino a trenta volte inferiori a quelli di mercato.

Con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, militari della Guardia di Finanza e Funzionari del Servizio Antifrode della Dogana di Livorno davano esecuzione a decreti di perquisizioni locali presso la sede della società importatrice, con sede nella provincia di Firenze riconducibile al predetto W.Z.A., ove venivano rinvenute e sequestrate ulteriori nr. 10.881 paia di calzature per le quali era stato dichiarato in dogana un valore inferiore rispetto a quello reale, successivamente stimato in circa 5.193.500,00 euro; in conseguenza il  W.Z.A. veniva altresì denunciato per i reati di contrabbando aggravato e falso in atto pubblico. Sulla base degli elementi acquisiti in sede di perquisizioni, di sopralluoghi ed a seguito di ulteriori accertamenti svolti presso gli spedizionieri, le agenzie marittime ed assicurative utilizzate dalla ditta importatrice, è stato possibile ricostruire ben 144 spedizioni di merce oggetto di sotto-fatturazione, quantificando diritti doganali evasi per un importo pari ad € 733.000,83, di cui € 207.479,72 a titolo di dazio ed € 525.521,11 a titolo di Iva.
Nel complesso l’operazione congiunta di Guardia di Finanza unitamente all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato:

–  al sequestro di 12.707 paia di calzature per un valore stimato in 5 milioni di euro;

–   ad accertare un’evasione di euro 733.000,83 fra dazi ed IVA;

–   alla denuncia di un soggetto per i reati di contrabbando aggravato, falso in atto pubblico e violazione alla normativa sul “made in Italy”.

 

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