Ruba al Penny e scappa. Poi investe il cassiere
Ruba merce al Penny Market e, nella fuga con l’auto investe due cassieri che avevano cercato di fermarla. E’ successo tutto mercoledì 10 febbraio intorno alle 12:30 quando due volanti della polizia sono state contattate per intervenire al Penny Market di via Mastacchi. A contattare il 113 infatti era stato proprio il direttore che ha richiesto l’intervento degli agenti per un furto di merce. Alla pattuglia intervenuta sul posto il direttore ha subito riferito che, poco prima di telefonare in questura, una donna si era allontanata a bordo di autovettura con della merce rubata dall’interno del supermercato. Il direttore ha inoltre riferito che alcuni clienti avevano assistito alla scena e hanno raccontato come la ladra, appena scappata dal super market con la merce non pagata, avesse fatto di tutto per riuscire a fuggire nonostante due cassieri si fossero messi al suo inseguimento fuori nel parcheggio. Uno di loro per cercare di fermare la donna salita a bordo della sua auto si era posizionato all’uscita dell’area di sosta con l’intento di impedire al veicolo condotto dalla presunta ladra di darsi alla fuga prima dell’arrivo della polizia.
Il gesto coraggioso però si è dimostrato molto pericoloso in quanto l’autista del mezzo lo ha completamente ignorato proseguendo la marcia fino in strada per poi dileguarsi. Solo grazie alla sua prontezza di riflessi ha evitato il peggio anche se non ha potuto evitare che uno pneumatico gli passasse sopra al piede.
Sul posto è dunque sopraggiunta la volante che ha fermato un cittadino tunisino di 44 anni, residente fuori provincia, il quale secondo il direttore del Penny era arrivato assieme alla donna fuggita. Dopo un primo momento in cui l’uomo negava di conoscere la donna, messo alla strette dagli agenti coadiuvati dalle testimoni presenti ai fatti, il tunisino ha ceduto, ammettendo che la donna era sua moglie (di 48 anni) e anch’essa di nazionalità tunisina. Rintracciata al telefono la donna ha ammesso le sue colpe e ha raggiunto il marito presso il uffici della questura dove sono stati indagati a piede libero per il reato di furto aggravato in concorso.
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