Rintracciato all’ospedale lo stalker della rissa

Rintracciato dalla polizia il 12 febbraio, dopo 2 giorni, il 32enne fuggito dopo aver preso parte alla rissa di via Pera, davanti allo Zen Club, e resosi irreperibile in tutti i luoghi da lui abitualmente frequentati. E’ accusato di lesioni personali aggravate ai danni del padre della sua ex compagna e stalking nei confronti della donna. E’ stato trovato nella sala d’attesa del pronto soccorso dell’ospedale di Livorno dove si era recato per farsi curare le ferite riportate durante la violenta lite. L’uomo, F.B. è stato sottoposto al fermo in quanto sussistono nei suoi confronti il pericolo di fuga poiché non ha una residenza ma solo un domicilio alla Caritas e gravi indizi di colpevolezza consistenti nel suo riconoscimento da parte del padre della sua ex e nei frequenti episodi minatori e violenti subiti nel corso degli anni da parte della donna. Addirittura l’ultimo messaggio alla vittima era arrivato poco dopo la violenta lite. L’uomo è stato anche denunciato per rissa aggravata.

La cronaca dell’episodio – Un livornese è stato accoltellato in via Pera mercoledì 11 febbraio, intorno alle 17, per motivi passionali. (clicca sul link in fondo all’articolo per accedere alla fotogallery). Secondo la prima ricostruzione dei fatti fornita dalla questura ad avere la peggio sarebbe stato il cognato dell’aggressore (32 anni, anche lui livornese), colpito con un fendente di arma da taglio davanti agli occhi della ex moglie e del figlio. Le sue condizioni fortunatamente non sarebbero gravi. Il tutto è iniziato in via Pera fuori dalla palestra dove si allena il figlio dell’aggressore. La mamma (34 anni) ha visto l’ex marito che parlava con il bambino. In mattinata, secondo gli accertamenti della polizia, era stata malmenata dall’uomo che dopo la separazione sarebbe stato protagonista di episodi di stalking nei suoi confronti. Allarmata alla vista dell’ex in compagnia del figlio, la donna ha telefonato al fratello che poco dopo è sopraggiunto in via Pera insieme ad un amico. E’ sorta un’animata discussione culminata con il ferimento del cognato. Secondo alcune testimonianze il feritore si sarebbe poi nascosto all’interno della palestra; a questo punto il personale della società sportiva ha telefonato al 113 per allertare le pattuglie di quanto stesse accadendo. Il marito si è così dato immediatamente alla fuga a bordo di un Suv. Ma a cercare di scappare anche il cognato ferito e il suo amico che si sono allontanati così di fretta e furia dal luogo dell’accoltellamento. I due si sono diretti verso via Firenze dove sono stati bloccati da tre pattuglie della polizia all’interno del parcheggio di una sala scommesse dopo un breve inseguimento.  Sul posto si è portata anche un’ambulanza della Misericordia di via Verdi che ha curato il ferito trasportandolo all’ospedale. Le persone coinvolte sono state portate negli uffici della polizia in viale Boccaccio dove sono stati completati gli accertamenti di polizia giudiziaria per la stesura del rapporto che verrà inviato al magistrato di turno.

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