Rissa in via Passaponti, preso uno dei responsabili

Ricordate la maxi rissa del 26 giugno in via Passaponti che ha visto coinvolte almeno cinquanta persone che hanno dato letteralmente vita a una guerriglia urbana a colpi di spranghe, forbici e sassi? Ebbene, è stata identificata e allontanata da Livorno una delle persone responsabili del parapiglia.
Si tratta di Kalfoui Achraf, nato in Tunisia, classe ’91, tratto in arresto quel giorno, e poi rilasciato, per aver ferito a un fianco con un paio di forbici uno dei “rivali” che se la cavò con 30 giorni di prognosi. La polizia lo ha rintracciato alla Leccia e tramite l’ufficio immigrazione della polizia è stato accompagnato nel pomeriggio di ieri al Cie di Roma per procedere alla sua definitiva espulsione dal territorio nazionale “non sussistendo più i motivi che giustificavano la sua presenza in Italia”. Il tunisino allontanato aveva a suo carico un obbligo di dimora nelle ore notturne e risultava clandestino in quanto il suo permesso di soggiorno – concessogli in precedenza per motivi di giustizia su richiesta dell’Autorità Giudiziaria – era scaduto nel mese di maggio.
Il bilancio della giornata vide l’arresto, come detto, del 23enne con le accuse di lesioni aggravate, rissa e porto ingiustificato di armi (le forbici), la denuncia di altre tre persone per rissa e porto ingiustificato di armi, il ferimento di una cronista raggiunta alla testa da un sasso, un altro giornalista strattonato e non poche furono le difficoltà per i fotografi. Nella circostanza, inoltre, vennero feriti, lievemente, anche due agenti della municipale.
Sul posto quel giorno erano intervenute due volanti della polizia, carabinieri, vigili urbani, due auto della polizia provinciale, finanza e digos nonché il dirigente della squadra mobile Testaì, per un totale di una quindicina di pattuglie.
E’ stato possibile rintracciarlo grazie all’ intensificazione dei controlli del territorio da parte del questore Marcello Cardona attraverso posti di controlli e ispezione dei locali e circoli in zona piazza della Repubblica e “Cantine”. L’operazione di ricerca dello straniero ha visto impegnata la polizia con le sezioni Volante, Squadra Mobile e Divisione Amministrativa.

 

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