Rapinata mentre rientra a casa. Banditi arrestati dopo un inseguimento

Raffica di controlli in varie zone della città, lunedì 12 maggio, da parte della polizia unitamente al reparto Prevenzione Crimine di Firenze. Obiettivo: prevenire e contrastare i reati contro il patrimonio (furti e rapine) e rispondere in maniera più marcata alle richieste di presenza sul territorio da parte della cittadinanza.
Proprio durante uno dei servizi, intorno alle 22, le forze dell’ordine sono riuscite ad arrestare due malviventi (un siciliano e un albanese) con l’accusa di rapina impropria in concorso. Inoltre, i due sono stati denunciati per ricettazione in concorso e per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Ora si trovano nelle celle di sicurezza di viale Boccaccio in attesa del processo per direttissima.

I fatti – Tutto è iniziato quando la volante, percorrendo viale d’Antignano all’altezza della Rotonda, ha notato uno scooter (Sym, modello “Symphone”, risulterà essere stato rubato sugli Scali Novi Lena l’11 maggio scorso) di colore bianco con a bordo due uomini. Alla vista della polizia il conducente (giacca nera e un casco nero) ha invertito il senso di marcia ed è scappato.
Quasi nello stesso istante la sala operativa della questura diramava via radio la segnalazione di una rapina ai danni di una donna (avvenuta in via Sommati, poco distante dal luogo dell’inseguimento) ad opera di due giovani a bordo di un motorino identico a quello appena notato dalla pattuglia. Intuendo che potessero essere gli stessi che avevano appena compiuto il colpo, i poliziotti si sono messi all’inseguimento.
In via Catanzaro uno dei due ha lanciato per strada una borsa (successivamente recuperata) ed una volta giunti in piazza 185esimo Reggimento Paracadutisti Nembo hanno abbandonato il mezzo proseguendo la fuga a piedi.
Gli agenti del reparto prevenzione crimine sono riusciti a bloccare prima il passeggero del mezzo, Davide Carmelo Fleres, nato a Catania, classe ’80 e residente a Monte-Silavano (PE) ma domiciliato a Livorno e poi l’altro. Quest’ultimo, durante la fuga si è tolto il casco che indossava (successivamente recuperato) e si è nascosto tra la folta vegetazione nel campo incolto adiacente via Sernesi. Nonostante la scarsa illuminazione e la zona impervia i poliziotti sono riusciti a rintracciarlo e fermarlo. Il malvivente, Daja Ylli, nato in Albania classe ’84 e in Italia senza fissa dimora, ha reagito sferrando dei calci, salvo poi essere nuovamente bloccato, ammanettato e condotto fino all’auto di servizio. Da un controllo sono risultati entrambi avere precedenti di polizia e a carico di Daja anche un “respingimento alla frontiera” e di non essere in possesso di permesso di soggiorno.
La donna rapinata, nel frattempo, ha raccontato alla caserma di viale Boccaccio che verso le 21.30, stava raggiungendo il portone di casa dopo aver parcheggiato l’auto in via Sommati quando ha notato un giovane a bordo di scooter di colore chiaro che procedeva lentamente, osservandola, mentre poco più avanti si avvicinava un uomo con il casco. Quest’ultimo, con mossa fulminea, ha afferrato la borsa in camoscio marrone, con un “teschio” in brillantini ed è scappato. La vittima ha raggiunto il malvivente che poi si è voltato e con grande violenza l’ha spinta a terra facendola cadere di schiena. Grazie alle descrizioni fornite dalla vittima, la polizia è riuscita ad arrestare i rapinatori.

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