Rapina la Tupperware, in carcere il 25enne

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno condotto in carcere, su ordinanza del magistrato di sorveglianza del Tribunale di Livorno, il giovane di 25 anni agli arresti domiciliari da venerdì 20 febbraio a seguito della rapina alla “Tupperware”. L’Autorità Giudiziaria, a causa dei gravi indizi a suo carico, ha ritenuto opportuno revocare la misura più mite dell’affidamento in prova ai servizi sociali di cui beneficiava prima dell’operazione.

I fatti – I fatti risalgono al 29 settembre 2014 quando, intorno alle 14, due giovani entrambi con volto coperto da casco da motociclista, ed uno di loro anche armato di pistola, irrompono all’interno degli uffici della ditta in via Salvatore Orlando. Sotto la minaccia della pistola, i due malviventi si fanno consegnare dagli impiegati presenti ben 5 mila euro in contanti fuggendo poi a bordo di uno scooter. Le immediate indagini avviate dai carabinieri della compagnia, coordinati dal tenente Bricca, consentono, dopo poco tempo, di portare alla luce il quadro probatorio contro il gruppo criminale. Vengono, pertanto, identificati gli autori della rapina e altri due complici, con ruoli di “palo” e “basista”, tra i quali la mamma dello stesso giovane di 25 anni arrestato.

Le indagini – L’attività investigativa, inoltre, consente di scoprire come il gruppo fosse dedito, insieme ad altri indagati, ad un traffico di sostanze stupefacenti e, soprattutto, ad una serie di furti e successiva ricettazione di ciclomotori e motocicli. In particolare, il 25enne finito ai domiciliari e i suoi complici, si sarebbero resi responsabili del furto di alcuni motocicli, anche di grossa cilindrata, successivamente ricettati e, in alcuni casi, smontati presso un’officina meccanica di Livorno grazie alla complicità del titolare.  Ai domiciliari era finito il 25enne con l’accusa di rapina a mano armata. Nei guai a vario titolo anche un’operaia di 44 anni finita nel registro dei pm con l’accusa di concorso in rapina, ricettazione e spaccio, un 25enne titolare di un’officina anche lui denunciato ma per ricettazione in concorso. Gli altri a finire nel mirino degli inquirenti sono stati ragazzi dai 26 ai 21 anni, denunciati in stato di libertà, che dovranno rispondere a vario titolo di reati come spaccio, concorso in rapina e furto aggravato.

Le perquisizioni – Nel corso delle perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria i militari hanno rinvenuto e sequestrato circa 50 grammi di droga, tra “cocaina”, “hashish” e “marijuana”, una confezione contenente 40 cartucce “Fiocchi” calibro 9 Flobert, 3 motocicli provento di furto.

 

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