Pelli di pitone e tartarughe marine: via al sequestro
I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Livorno, nell’ambito dell’analisi dei rischi operata dal servizio Antifrode, hanno sottoposto a controllo un container proveniente dal Senegal. Il controllo mirato, svolto congiuntamente al Corpo Forestale dello Stato, Nucleo Operativo Cites di Livorno e Pisa e alla Guardia di Finanza di Livorno, ha portato al sequestro di 3 pelli di pitone delle rocce africano (Python sebae) di
lunghezza di 4 metri circa, 5 carapaci di tartaruga marina verde (Chelonia mydas) di varie dimensioni (di cui una lavorata artigianalmente) e ben 35 paia di scarpe realizzate con pelli di pitone della stessa specie.
La merce che si tentava di introdurre illegalmente, destinata a un cittadino senegalese residente in Italia, è stata posta sotto sequestro penale ed amministrativo quindi sarà sottoposta a provvedimento di confisca e messa a disposizione del Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare. Il trasgressore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Livorno per importazione illegale di prodotti realizzati con parti di animali inclusi nelle Appendici I e II della Convenzione di Washington, che tutela le specie animali in pericolo di estinzione.
Il Nucleo Cites raccomanda, in questo periodo di partenze per mete esotiche, prima di acquistare e/o importare animali e/o piante vive/morte o anche loro prodotti derivati (manufatti, oggettistica, imbalsamazioni, etc), di prendere contatto con gli uffici Doganali o dei Nuclei Operativi Cites del Corpo Forestale dello Stato, per non incorrere in spiacevoli sorprese al rientro in Italia.
La normativa di riferimento in tal proposito è il Reg. (CE) n° 338/1997, il Reg. (CE) n°750/2013 e la L. n° 150/1992 e s.m.i., in applicazione alla Convenzione di Washington. Il sequestro si inserisce in una attività di controllo mirata, posta in essere dall’Ufficio delle Dogane di Livorno, alle spedizioni provenienti dall’Africa e che ha portato, a distanza di poche settimane, al rinvenimento e alla distruzione di circa 1.100 Kg di
alimenti e oltre 180 flaconi di creme e medicinali importati senza le prescritte autorizzazioni sanitarie.
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