Nonna scappa col nipotino in Russia. Intercettati prima dell’imbarco dalla polizia

Nonna scappa col nipote di 10 anni in Russia. Intercettati prima dell’imbarco dalla polizia.

I fatti – Intorno alle 15 di ieri 31 marzo gli agenti delle volanti sono stati chiamati dai colleghi della ferroviaria alla stazione di Livorno per la ricerca di un bambino di 10 anni sottratto dalla nonna paterna contro la volontà della zia, che ne aveva l’affidamento, per portarlo a Roma. Immediatamente è stato effettuato un accurato ed approfondito controllo a bordo del treno Intercity in partenza con destinazione Roma senza individuare le due persone ricercate.
La pattuglia si è recata quindi in piazza della Repubblica dove, ad attendere i poliziotti, c’era la zia, di origini russe, che aveva denunciato poco prima l’accaduto telefonando allarmata al 113.
Qui la donna ha raccontato agli agenti che i genitori del bambino risultavano essere tossicodipendenti ed il tribunale dei minori russo aveva stabilito che la nonna paterna del bambino ne divenisse la tutor. Provvedimento ritenuto efficace anche in Italia, nel 2010, dal Tribunale dei minori di Firenze quando la nonna e il bambino vennero in Italia per ricongiungersi alla zia.
In seguito, lo stesso tribunale, nel 2013, ha disposto che il minore venisse affidato al servizio sociale con collocamento dalla zia paterna in quanto la nonna, divenuta ormai anziana nonché affetta da demenza senile, non era più in grado di occuparsene.
Malgrado questa patologia, alla donna le sono state ugualmente affidate alcune commissioni per tenere la mente impegnata, tra le quali accompagnare e riprendere quotidianamente il nipote alla scuola elementare da lui frequentata.
Ieri, la zia non vedendoli rientrare dopo l’orario scolastico, ha iniziato a cercarli chiamando sui loro telefoni cellulari senza però ricevere risposta. Pertanto, allarmata, ha subito contattato alcune mamme dei compagni di classe del nipote, scoprendo che quest’ultimo la mattina non era stato portato a scuola e che aveva riferito ad un suo compagno di classe di trovarsi sul treno diretto a Roma insieme alla nonna.
La zia a questo punto ancora più preoccupata e impossibilitata a parlare con la madre ha telefonato ad una sorella della donna cercando di intercedere per lei e scoprire esattamente dove si trovasse. A seguito di questa ennesima conversazione ha scoperto che la madre aveva dichiarato di trovarsi all’aeroporto di Pisa pronta a imbarcarsi per il primo volo diretto in Russia. Alle 16 il personale della sala operativa della polizia, attraverso la procedura della geolocalizzazione delle utenze telefoniche in loro possesso, è riuscito a intercettare la nonna e il bambino sui binari della stazione ferroviaria di Roma Termini. Quindi tempestivamente è stato contattato il personale della Polfer di Roma Termini che è riuscito ad individuare e fermare le persone segnalate. Negli uffici della polizia la zia, sopraggiunta per formalizzare la denuncia di scomparsa, è stata informata del loro ritrovamento e di lì a poco sarebbe partita per andarli a riprendere.

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