Muore barista simbolo della lotta alle buche. Se ne va il giorno dell’asfaltatura della via. Lascia il tuo ricordo
di gniccolini
Il suo volto per molti era diventato il simbolo della lotta alle buche nelle strade cittadine. Giovanni Villa, 57 anni, barista proprietario del “Bar Pollicino” in via Marradi, si è spento ieri pomeriggio alle 19 nel suo letto d’ospedale a distanza di quattro mesi dalla scoperta di un cancro al polmone. Da circa 20 giorni era allettato a casa, coccolato dall’affetto dei suoi cari. Solo ieri il ricovero all’ospedale dal quale non è più uscito. Fuori, sulla vetrina del bar, per non far preoccupare nessuno, aveva lasciato un cartello fatto con una tovaglietta gialla che si usa per i pranzi veloci e una scritta nera: “Chiuso per ferie”.
Villa fu arrestato il 22 marzo del 2013 per un diverbio avuto con gli agenti della municipale proprio a causa di una buca che da tempo (qualcuno della zona dice da due anni) era davanti all’ingresso del suo bar e che gli causò non pochi problemi con i suoi i clienti. In quell’occasione fu portato via da due poliziotti della municipale che lo ammanettarono e lo portarono al comando centrale di piazza del Municipio con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Si scatenò una vera reazione a catena di solidarietà tra i commercianti della zona che affissero in strada striscioni e cartelloni appoggiando Giovanni Villa e lamentandosi della situazione disastrata dell’asfalto di via Marradi. In tribunale, neanche due mesi dopo, in primo grado Villa fu condannato a 4 mesi di carcere con pena sospesa.
Il destino beffardo ha voluto far sì che proprio ieri, mercoledì 9 aprile, nel giorno in cui si completavano i lavori di asfaltatura in via Marradi davanti all’ingresso del suo bar, Giovanni alzasse bandiera bianca contro quella malattia che lo aveva colpito da Natale.
Lutto e commozione tra i commercianti della zona. “Aveva paura di soffrire, non di morire -spiega il fruttivendolo amico di via Nardini con le lacrime agli occhi – Ultimamente faceva anche fatica a parlare. Se n’è andato troppo presto. In pochi mesi ha scoperto il tumore ed è deceduto. Mi manca già tantissimo. Per me se ne va una persona cara, una compagnia quotidiana, un volto amico. Nonostante avesse per molti un carattere un pochino burbero per me Giovanni era un buono. E nel suo bar si è sempre comportato da vero signore. E, ironia della sorte, proprio ieri l’asfalto davanti al suo bar era tornato come un tavolo da biliardo. E lui non l’ha potuto vedere”.
I suoi funerali verranno celebrati domani, venerdì 11 aprile, alle 15 alla camera mortuaria dell’ospedale di viale Alfieri.
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