Muore dopo la visita in ospedale. Partono gli avvisi di garanzia per i medici. L'autopsia: "Stroncato da una emorragia cerebrale"

LIVORNO – Sarebbe stata un’emorragia cerebrale a stroncare Roberto Bessi, il 57enne, residente in via Guadalajara, alla Leccia, morto cinque giorni dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dove si era recato lunedì 26 agosto con forti dolori addominali e un blocco intestinale. L’autopsia era stata richiesta dal fratello che aveva presentato denuncia ai carabinieri contro ignoti. I primi risultati, se confermati  da parte del perito, alleggerirebbero la posizione dell’Asl, in quanto verrebbe meno il nesso fra il blocco intestinale e l’emorragia che avrebbe ucciso l’uomo.
Nonostante questo responso clinico che farebbe pendere l’ago della bilancia più dalla parte della casualità che della colpa medica sono partiti tre avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti medici ospedalieri. La Procura infatti, come è prassi in questi casi dopo una denuncia e un’autopsia disposta, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo nei confronti del medico del pronto soccorso e dei due radiologi. Un mero atto dovuto che consentirà così ai professionisti di nominare un proprio consulente tecnico di parte.

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