Addio a Franco Ferrucci, fondò la Gaia Scienza

Si svolgeranno oggi lunedì 4 agosto, alle 10, al cimitero comunale della Cigna (Lupi), nel piazzale antistante all’edificio per la cremazione, i funerali di Franco Ferrucci, storico libraio livornese, fondatore della Gaia Scienza in via di Franco, ma anche rappresentante di libri per case editrici importanti, prima, e poi editore con la casa editrice Erasmo. Nell’ottobre scorso aveva compiuto 60 anni. Gli amici più stretti invitano tutti coloro che parteciperanno a portare un libro acquistato da Ferrucci o pubblicato da Erasmo su cui scrivere una dedica. I volumi – come spiegano nei commenti all’articolo alcuni amici di Franco – andranno a formare delle colonne e, al termine della funzione, ciascuno dei partecipanti potrà prenderne uno a scelta, in modo che anche questo sia un momento di scambio e di diffusione della cultura, cose a cui Franco ha dedicato la vita. Nel corso del funerale prenderanno la parola Andrea Pellegrini, Simone Lenzi e Lamberto Giannini che parleranno di una personale testimonianza.
Ferrucci si trovava nella capitale per una visita alla madre. Lascia la moglie Gigliola e un figlio. Due anni fa aveva aperto la libreria Erasmo in via degli Avvalorati. Il sindaco Nogarin ha tributato un breve ricordo a Franco Ferrucci poco prima dello spettacolo “Cavalleria Rusticana” nella sala della Canaviglia in Fortezza Vecchia. Poi subito dopo un minuto di silenzio (guarda come di consueto il video in fondo all’articolo) accompagnato alla fine da un appassionato applauso. Minuto di silenzio rispettato prima di tutti gli spettacoli della serata del 31 luglio. Un tributo che la città di Livorno. Il nome di Franco Ferrucci è stato ricordato sul palco principale di piazza del Luogo Pio, in Fortezza Vecchia, alla circoscrizione 2, nella sala Austral, prima dello svolgimento di ogni iniziativa.

“E’ una grandissima perdita per Livorno – ha commentato apprendendo la triste notizia Mario Tredici, ex assessore alla Cultura del Comune di Livorno – Era una uomo che aveva una passione infinita per i libri e per la cultura. Ha dedicato la sua vita alla promozione del libro proprio grazie all’amore che aveva. Per lui la libreria era, prima che un lavoro, una vera e propria passione. Livorno ha perso un grande operatore culturale che ha dato impulso a tante ricerche e attività, un punto di riferimento per tanti intellettuali”.

Maurizio Bettini, ex assessore alla mobilità del Comune, grande amico e collega – Con Franco se ne va un amico e un intellettuale di grande spessore. Ho avuto modo di lavorare a lungo con lui e per lui. Dapprima alla direzione di “Arrivi e Partenze” la rassegna libraria che per anni abbiamo organizzato nel mese di luglio e con la quale abbiamo fatto venire a Livorno giornalisti, scrittori, uomini di cultura, economisti, storici, intellettuali di ogni orientamento. Era una sfida che con Franco e altri amici avevamo lanciato per dimostrare che la cultura, quando era di qualità, era in grado di coinvolgere le persone, le associazioni in una rete fitta e interessata. Poi nel 2004, con Franco e Gigliola abbiamo ideato la casa Editrice Erasmo e abbiamo pubblicato il primo libro sulla storia del porto di Livorno. Era entusiasmante lavorare con Franco, un vulcano di idee, di iniziative e di voglia di fare. La Gaia Scienza è stata per moltissimi cittadini un punto di riferimento, non una ma LA Libreria sempre aggiornatissima; un luogo di cultura che molti giovani livornesi hanno frequentato riconoscendosi in essa e percependola come una casa comune. Di Franco ricorderò sempre la sua capacità di sdrammatizzare, con una battuta, ogni situazione; il suo sorriso ampio e vero, la sua generosità. La perdita per la città di Livorno è grandissima. A noi rimane dentro un vuoto e un dolore devastante.

“Franco non è mai stato il mio editore, Franco per me è un parente stretto”. Inizia così a ricordarlo Leonardo Gonnelli, amico di una vita, con il quale Ferrucci ha pubblicato libri ma soprattutto ha condiviso sorrisi ed emozioni.  “Con Franco non ho mai mai avuto un rapporto di lavoro, era un rapporto di vita vissuta insieme. Tutte le cose scritte adesso sembrano addirittura  inutili davanti al vuoto incolmabile che ci ha lasciato. Sono veramente distrutto. Franco era una persona, anzi è una persona, perché mi piace ricordarlo al presente, meravigliosa. Ha un’ironia unica dei livornesi pur non essendolo. Non ha fatto parte della labronicità ma l’ha  sposata in piena”.
Gonnelli è un fiume in piena, i ricordi sgorgano come acqua dalla fonte. “Mai polemico, mai sopra le righe, ironico ma fermo, persona raffinata nelle sue letture nei suoi approfondimenti. Ci potevi parlare di tutto dal minestrone di nonna Papera fino alla Corazzata Potemkin. Mi mancherà tantissimo. L’ultima volta che l’ho visto? Sabato scorso ai Bagni Roma, stava facendo la sua classica nuotata. Diceva che andava a fondo come le zavorre, ma ci provava ogni volta. Non si è mai arreso davanti a niente. Franco nel suo lavoro era fantastico. Aveva una parola di incoraggiamento per qualsiasi scritto, anche quello più scarso. Amava incoraggiare chi voleva pubblicare le prime cose. Non ha mai guardato il profitto ma la cultura. Ma con Franco amavo anche condividere le cene e i pranzi quando ci improvvisavamo chef e preparavamo i nostri intrugli. Non era un amante dei riflettori mai non si è mai tirato indietro nei dibattiti anche complicati. Non ho ancora fatto mente locale di questa tragedia-  conclude Gonnelli –  mi sembra sia seduto ancora qui tra noi. Una meraviglia totale di uomo. Lo sapete? Riusciva ad affermare dei principi facendoti solo delle domande. Franco  era per me e per tanti un vero e proprio punto di riferimento. Una volta gli ho sottoposto uno scritto e mi disse: questa cosa è buona perché l’ho fatta leggere alla mia mamma di 93 anni e le è piaciuta. Quindi va bene. L’ultimo libro che ho pubblicato con lui è stato “Il ciliegio smemorato”. Gli ho voluto lasciare una dedica a Franco vero amico sorridente della vita critico al punto giusto e incoraggiante. Mi mancherà davvero come mancherà a tanti”.

Il sindaco Nogarin ricorda Franco Ferrucci – Con Franco Ferrucci non scompare solo uno storico libraio e un valido editore e neppure un prestigioso operatore culturale. Con Franco scompare l’anima nobile della cultura livornese. E la nobiltà più che nella sua cultura e nella sua passione per l’editoria risiedeva nel suo disinteressato amore a far innamorare gli altri della cultura e soprattutto nel promuovere le intelligenze altrui. Curioso, ironico, sagace lascia un vuoto certamente difficile da colmare ma al tempo stesso ci consegna l’eredità più preziosa: l’amore per i libri. Ha collaborato molto anche con il Comune per manifestazioni di grande interesse e spessore culturale: tra tutte ricordiamo “Mangiarsi le parole”, “Eden” e il recente programma di presentazione di autori a Villa Maria. Ricorderemo sempre quella sua spontanea cordialità che aveva trasformato gli ambienti della libreria in luoghi di incontri, di scambi di idee e di elaborazione di progetti editoriali. Luoghi semplici di vita culturale vissuta. Io personalmente, da appassionato lettore e frequentatore della sua libreria, ricorderò sempre le lunghe chiacchierate con Franco, i suoi sempre azzeccati consigli letterari, la sua simpatia e le sue battute pungenti, i suoi guizzi e la saggezza di chi conosce bene la vita.

Cooperativa Itinera – Franco era per noi un riferimento importante. Abbiamo fatto e dovevamo ancora fare molte cose insieme. Sempre con l’ironia che distingueva il suo approccio alla vita, con il suo sorriso e il suo modo, sempre positivo, disponibile e cristallino. Ci mancherai.

Ruggero Bianca Augusto Francesco – Un caro amico, uno davvero bravo ci ha lasciato e siamo molto addolorati

Il Partito Democratico saluta Ferrucci – Il Partito Democratico livornese piange la scomparsa improvvisa e prematura di Franco Ferrucci , un grande protagonista della vita culturale della nostra città e un grande uomo, ed esprime a Gigliola e ad Alessandro profonda vicinanza in questo momento così doloroso. Gli incontri in libreria hanno offerto per anni occasioni straordinarie di misurarsi con i grandi problemi del nostro tempo e del nostro paese, grazie all’ impegno infaticabile di Franco che ha portato a Livorno autori, studiosi e critici tra i più autorevoli delle varie discipline. La sua libreria è stata spesso presente nelle nostre Feste, punto di riferimento di qualità e di serietà assoluta. Quando poi a questa attività ha affiancato quella di editore, la sua opera è stata ancora più preziosa, perché è riuscito a far conoscere una vasta schiera di autori locali ma non banali e a valorizzare la storia della nostra città. Vogliamo ricordarcelo proprio in una di queste occasioni, all’auditorium della Circoscrizione 2, a presentare insieme agli autori il suo ultimo libro “Berlinguer a Livorno”, tra una folla di amici e di compagni che gli esprimevano il loro affetto e la loro riconoscenza.

Associazione Lavoratori Comunali-Bottega del Caffè – Un grande dolore, un grande senso di vuoto. L’Associazione Lavoratori Comunali ha appreso con sconcerto della morte di Franco Ferrucci: libraio, un mestiere ormai in gran parte scomparso; editore, che aveva come obiettivo far conoscere gli autori livornesi e i testi sulla storia e sulla vita della città, vista da tanti punti di osservazione, dalla musica alla satira, dal vernacolo alle grandi e piccole storie, alla politica; un uomo di grande cultura e, nello stesso tempo, di grande modestia, mai arrogante, mai presuntuoso.
Alla Bottega del Caffè molte sono state le iniziative organizzate in collaborazione tra la libreria e casa editrice Erasmo e l’Associazione Lavoratori Comunali, così come – e in questo modo lo vogliamo ricordare – la bella festa dei suoi 60 anni che lo scorso anno vide riuniti alla Bottega del Caffè, i suoi tantissimi amici, assieme e Gigliola la sua compagna, suo figlio Alessandro, i suoi fratelli e sorelle, e un Franco felicissimo di quella serata in mezzo a tanta gente.

L’associazione don Nesi/Corea – L’associazione don Nesi/Corea tutta esprime dolore e cordoglio per la morte improvvisa dell’amico Franco Ferrucci. In questi anni con Franco la nostra associazione ha spesso collaborato, andando ben oltre il semplice rapporto commerciale. Con le sue attività Franco è stato un vero punto di riferimento per la cultura livornese di questi ultimi decenni ed in lui abbiamo sempre trovato disponibilità e collaborazione anche per le nostre attività che in questi anni hanno promosso la lettura e il libro ed in particolare la loro relazione con i minori. Un grave perdita per noi e per tutta la città.

Buongiorno Livorno: “Dolore per la scomparsa di Franco” – Apprendiamo con sconcerto e con dolore la notizia della scomparsa di Franco Ferrucci. Franco ha rappresentato per decenni un punto di riferimento culturale a Livorno: con la libreria Gaia Scienza e con la più recente esperienza della libreria Erasmo ha messo al centro il libro e la sua promozione e diffusione, andando ben oltre le finalità meramente commerciali. Non una semplice libreria, ma uno spazio aperto, una piccola “agorà” per favorire interazioni e scambi: un centro culturale permanente. Non va dimenticato come Franco abbia caparbiamente e coraggiosamente portato avanti l’esperienza di una casa editrice particolarmente attenta agli autori locali, molti dei quali poco conosciuti o del tutto nuovi. Franco era socio di Buongiorno Livorno, simpatizzante della prima ora e ha sempre manifestato interesse e curiosità verso la nostra realtà, concretizzata anche nella ospitalità presso la libreria Erasmo di diversi incontri da noi promossi (molti dei quali finalizzati alla conoscenza e alla realizzazione del programma di coalizione a sostegno di Andrea Raspanti candidato sindaco).  Consapevoli di una perdita enorme per l’intera città, salutiamo Franco ed esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia.

Anpi: “Se n’è andato un grande amico” – L’ Anpi di Livorno esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Franco Ferrucci ,prima di tutto perché se ne andato un grande amico , lasciandoci soli e sgomenti. A Gigliola e al figlio vogliamo che arrivi il calore della nostra vicinanza, la condivisione del loro dolore.
Ma Franco è stato per l’ antifascismo livornese un sostegno forte e sicuro, stimolandoci nel lavoro di ricerca , aiutandoci con le pubblicazioni della sua casa editrice nella diffusione dei valori che dell’ antifascismo si nutrono, mettendo generosamente a disposizione gli spazi prima della Giaia Scienza e poi dell’ Erasmo.
In un momento , infatti, in cui i luoghi di incontro tradizionali non funzionano più, i circoli e le sedi dei partiti sono vuote o abitate da pochi nostalgici, le conferenze e i dibattiti ufficiali vanno deserti, Franco ci aveva ridato il piacere di ritrovarci e di discutere con passione e con reciproco rispetto. Il vuoto che lascia è grande, nei nostri cuori e nella città.

Il cordoglio dell’Istoreco – L’Istoreco apprende con profondo dolore la scomparsa di Franco Ferrucci, figura insostituibile nel panorama culturale cittadino. Alla creatività, alla passione, all’attivismo di Franco si devono molte delle iniziative più interessanti negli ultimi anni per animare la vita culturale livornese. Il dinamico movimento di idee e scambi intellettuali che ha saputo creare attorno alle sue librerie, la Gaia Scienza prima e la Erasmo più di recente, l’impegno costante nel dar vita a nuove iniziative editoriali, la capacità di scovare e valorizzare le risorse culturali della città, raccontano il suo ruolo di propulsore di energie culturali e testimoniano, nel contempo, il suo profondo amore per Livorno e i livornesi. Una figura che mancherà molto, ma un eredità e un metodo che la città ha il dovere di raccogliere e valorizzare. Il direttore Catia Sonetti, il presidente Gabriele Cantù e tutti i collaboratori dell’Istoreco esprimono tutto il loro cordoglio e la vicinanza alla famiglia.

Il ricordo della federazione provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.   E’ una notizia che ci gela… E’ morto Franco Ferrucci; non un semplice “libraio”, come si dice a Livorno, ma un operatore culturale che ha cambiato nella nostra città il ruolo delle librerie trasformandole in punti di vera e propria crescità culturale collettiva, e non solo di un percorso individuale pur importante.
Era la sua concezione della cultura: che aveva cominciato a trasmetterci dai tempi dell’Agenzia Einaudi in Piazza della Repubblica, poi con la rivoluzionaria esperienza della Gaia Scienza e che Franco continuava con Erasmo, l’ultima sua creatura.
Non era solo marketing: ci ricordiamo gli interventi appassionati a molte presentazioni di libri con gli autori.
Livorno è oggi più povera. Ciao Franco.

Alessandro Trotta Partito della Rifondazione Comunista di Livorno e Lista Sinistra Unita per il Lavoro – Livorno perde un prezioso operatore di cultura, uno dei rari editori locali generosamente impegnato a ripercorrere il solco di un’arte aurea di questa città dal XVIII sec. ad oggi. Un fine scopritore di storie e di giovani scrittori. Un appassionato di Livorno e per Livorno. Un uomo autenticamente di sinistra, della parte migliore della sinistra del nostro paese.
Avremmo avuto ancora bisogno di lui per tirare tutti insieme fuori la nostra città dalla crisi che sta vivendo… Una crisi che è innanzitutto culturale e che proprio per questa sua natura culturale non può prescindere, prima di tutto, da energie, intelligenze ed esperienze come quella di Franco Ferrucci.
Ciao Franco, che ti sia lieve la terra!

L’addio a Franco da MdS Editore – Sara Ferraioli, Fabio Della Tommasina, Carmine Santangelo ed Elena Sbrana della casa editrice MdS e della rivista manidistrega apprendono sgomenti della scomparsa di Franco Ferrucci
Maestro libraio ed editore oltre che uomo sensibile ma coraggioso. Ancora increduli mandiamo un forte abbraccio a Gigliola con la quale proprio ieri sera condividevamo una presentazione ad Effetto Venezia. Ricorda John Donne che ogni morte di un uomo ci diminuisce perché partecipiamo della stessa umanità. Con Franco Ferrucci piangiamo anche la perdita di un riferimento professionale.

Paolo Gangemi e Daria Faggi – Una perdita insopportabile e inaspettata, siamo addolorati per l’imprevista notizia della scomparsa di un caro amico Franco Ferrucci. Una persona colta e intelligente che con il suo lavoro ha dato un grande contributo culturale alla città. La sua libreria è stata un punto fondamentale d’incontro di scrittori, professori, artisti …. e di amanti della lettura. Franco ci mancherai.

Paolo Gangemi e Daria Faggi, un abbraccio ai tuoi cari.

Marcello Lenzi a titolo personale e per conto di Alba – Forse era la metà degli anni 70 o forse la fine quando conobbi Franco. Era da poco venuto a Livorno per curare la vendita rateale delle edizioni Einaudi. Aveva aperto un fondo in via delle Galere vicino a Piazza della Repubblica e venendo anch’io da quella esperienza, poi lasciata per il consolidarsi dell’insegnamento nella scuola, lo andai a trovare. Ci accorgemmo subito di essere in sintonia per gli interessi culturali e per la visione politica. L’ho seguito per tutti gli anni a venire, attraverso le fasi di libraio e di editore che lo portarono prima a riaprire quella che era stata la storica libreria Fiorenza in via della Madonna, da lui rinominata Gaia scienza (chiaro onore tributato a Nietsche) e poi a trasferirsi in via Di Franco, non senza aver lasciato lì una libreria per ragazzi significativamente chiamata Marcovaldo, quasi che abbandonare la Via della Madonna, esemplare per labronicità con la presenza di tante chiese di diverse nazioni, gli costasse un po’. E poi ancora la realizzazione della libreria a Castiglioncello e la sofferta dismissione a favore de la feltrinelli subito rimpiazzata in via degli Avvalorati sul confine della Venezia Nuova ed affacciata sulla Fortezza. Mi piace pensare che lui, spezino per provenienza, abbia cominciato in quella strada ad innamorarsi di Livorno e che, anche come una sorta di risarcimento, abbia fondato le edizioni Erasmo con l’intento di offrire un nuovo spazio editoriale alla creatività e alla cultura livornese che riprendesse e integrasse la tradizione dei Giusti, dei Belforte, dei Bastogi, dei De Batte e dei tanti altri che da tre secoli sono esempio di libertà in tutto il Mediterraneo, l’Europa e il Mondo. Anche in questo caso il nome scelto non è casuale: Erasmo i cui libri furono bruciati a Milano sebbene dopo la morte. La sua attenzione per quello spirito critico, irriverente che anima il nostro popolo l’ha portato a mettere a disposizione le sue librerie per ospitare in tante occasioni il dibattito culturale, fosse o no direttamente legato all’uscita di un libro. Così, da uomo di sinistra, ha dato la sua disponibilità per ospitare iniziative dei movimenti politici che in città propongono una critica al sistema di potere presente in città. Con l’Osservatorio delle Trasformazioni Urbane, con ALBA in occasione della venuta dell’economista Fumagalli e anche nella recente campagna elettorale ospitando tavoli di Buongiorno Livorno e di Un’Altra Livorno. E ci sono testimonianze infinite del suo attaccamento a Livorno anche attraverso le innumerevoli opportunità offerte a giovani e meno giovani talenti labronici. Insomma l’apporto di Franco alla città è indimenticabile e non lo dimenticheremo.

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