Loris, rabbia e dolore in una chiesa gremita. Il parroco: “Perché quella improvvida rotatoria?”
LIVORNO – Si sono svolti oggi 2 settembre in una gremita chiesa dei Salesiani, in viale Risorgimento, i funerali di Loris Michele Roppolo, il giovane di 28 anni che sabato mattina alle 5,25 è morto cadendo dal suo scooter alla rotatoria di viale Nazario Sauro, traversa di via Corazzi.
Il parroco, don Gino, davanti ai familiari e agli amici (presenti anche i rappresentanti – nonché colleghi della polizia penitenziaria del carcere di Sollicciano, a Firenze, dove Loris lavorava come guardia – arrivati con un pulmino), ha detto: “Davanti a questi 28 anni di vita ogni persona si chiede dov’è il dono di Dio. Ma dobbiamo cercare delle risposte nella fede e avere la forza di andare avanti perché la vita è una staffetta. Loris era un ragazzo pieno di gioia, uno spirito libero, amava la vita e anteponeva la libertà degli altri alla sua. Loris era un raggio di luce e di speranza. Loris è una parola detta da Dio e il Signore chiede di essere ascoltato, perché tutti siamo parola di Dio. Cosa resterà di lui? Tutta la sua vita”. Poi nella sua omelia il prete ha aggiunto: “Ci sono molti perché dietro a questo episodio, perché ai quali dobbiamo cercare di rispondere, tra cui perché quella improvvida rotatoria?”.
Il pubblico ministero di turno ha deciso di non effettuare nessun esame autoptico e di riconsegnare la salma alla famiglia per le celebrazioni funebri. La Procura ha chiesto però ai tecnici e ai periti di effettuare alcune verifiche ed esami specifici sullo scooter sul quale era a bordo Loris.
La cronaca dell’incidente. Sul posto, alle 5,25 di sabato 31 agosto mattina, sono intervenuti i volontari della Misericordia di via Verdi che, insieme al medico, hanno provato a rianimarlo. Il 28enne aveva regolarmente agganciato il casco ma aveva riportato un trauma facciale, un importante politrauma, molte abrasioni ed era già in stato di coma. Proprio mentre l’ambulanza stava entrando in pronto soccorso è subentrato un arresto cardio-respiratorio, probabilmente dettato da qualche trauma interno, che ha fatto sì che Loris Michele Roppolo non ce la facesse.
Sconosciute ancora le cause e le dinamiche dell’incidente. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra dunque che lo scooterista abbia fatto tutto da solo sbandando con il suo scooter anche se non si può escludere a priori il coinvolgimento di un secondo mezzo, ipotesi questa che sembra meno probabile. Sulla dinamica stanno indagando gli agenti della polizia municipale. A chiamare i soccorsi è stato un’automobilista che passando di lì ha notato il corpo privo di conoscenza del giovane sull’aiola della rotatoria e lo scooter incidentato e devastato lontano dal ragazzo.
PARLA L’ASSESSORE AL TRAFFICO MAURIZIO BETTINI: “LA NUOVA VIABILITA’ E’ STATA CONCEPITA PER RALLENTARE LA VELOCITA’ “
L’Amministrazione Comunale esprime dolore e vicinanza alla famiglia del giovane deceduto nell’incidente che si è verificato in viale Nazario Sauro, a poca distanza dal luogo in cui, poche settimane fa, ha perso la vita, in uno scontro al semaforo, una giovane madre. Due eventi non collegabili, ma che logicamente colpiscono in modo particolare l’opinione pubblica e tutti noi per la loro contiguità, per quanto ogni incidente abbia una propria unicità nella dinamica e quello di oggi debba essere ancora esaminato nei dettagli prima che si possa esprimere una valutazione. Quello che si può dire al momento è che sono in corso gli approfondimenti sui rilievi effettuati dalla Polizia Municipale; gli atti saranno trasmessi alla Procura.
La dinamica nel suo complesso è comunque, come detto, ancora tutta da accertare. Ricordo che la nuova viabilità sul viale Nazario Sauro è stata concepita (anche su richiesta di numerosi cittadini e su sollecitazione della stampa) per rallentare e rendere più sicura la circolazione in un tratto che, con la precedente connotazione, era stato teatro di numerosissimi incidenti, qualificandosi quindi come una delle strade più pericolose di Livorno, poiché favoriva la forte velocità. Gli uffici tecnici hanno dunque concepito i nuovi interventi strutturali, nel pieno rispetto del Codice della Strada, anche con lo scopo di ridurre la velocità: in particolare le rotatorie nascono con la funzione di “traffic calming”, oltre che con quella di mettere in maggiore sicurezza le intersezioni. I nuovi interventi strutturali (che devono anche essere uniti al rispetto delle regole da parte degli automobilisti e motociclisti in una strada nella quale vige il limite di 50 km orari) sono stati progettati con la finalità di garantire un maggiore livello di sicurezza rispetto al passato.
L’Assessore alla Mobilità del Comune di Livorno Maurizio Bettini
L’INTERVENTO DI MARCO CANNITO (CITTA’ DIVERSA): “BETTINI DOVREBBE AUTO-SOSPENDERSI”
Al di là di ogni considerazione di merito sul secondo episodio luttuoso avvenuto in prossimità delle rotatorie di Viale N.Sauro,non posso che tornare a sottolineare quanto ebbi modo di evidenziare in occasione del primo incidente mortale di zona. Nel massimo rispetto degli accertamenti di rito,che dovranno essere svolti dagli organi di competenza con ovvia sollecitudine, ritengo che in questi casi emergano responsabilità oggettive di natura istituzionale da parte di chi ha sostenuto anche in modo plateale la progettazione e la realizzazione di interventi sulla sede stradale che dovrebbero essere pensati e testati per garantire il massimo livello di sicurezza. .E questo indipendentemente dalle dinamiche del sinistro o dal grado di disciplina stradale di coloro che conducono automezzi e motocicli. Saranno ovviamente i periti nominato dal Magistrato a stabilire le circostanze dell’accaduto e,se ci sono,le relative responsabilità. Ma in questa fase riteniamo che l’Assessore al Traffico e alla Mobilità Urbana Bettini debba sentire il dovere di auto-sospendersi per non alimentare inutili tensioni e consentire che le inchieste vengano svolte nella massima linearità e chiarezza. Anche come forma di rispetto nei confronti dei familiari del ragazzo tragicamente deceduto,a cui rivolgiamo le nostre sofferte condoglianze.
Marco Cannito (consigliere comunale Città Diversa)
ANDREA ROMITI (CONSIGLIERE GOVERNARE LIVORNO): “TOGLIAMO QUELLA ROTATORIA”
Negli anni passati non si erano mai verificati incidenti mortali nel tratto di viale Nazario Sauro dove oggi vi è la rotatoria . Non è possibile che a distanza di pochissimo tempo da quando hanno cambiato la viabilità di viale Nazario Sauro si possa registrare tristemente già due decessi. Depositerò quindi un Interpellanza per chiedere al Sindaco e la Giunta di ripristinare la strada come era in origine, eliminando il prima possibile quella pericolosa rotatoria. Inoltre chiederò di visionare anche gli studi sulla sicurezza stradale fatti per la costruzione della rotatoria in questione.
Andrea Romiti consigliere “Governare Livorno”
UDC LIVORNO : INTOLLERABILE UN ALTRO INCIDENTE MORTALE SUL VIALE N.SAURO
Un altro incidente mortale nell’arco di un mese in Viale Nazario Sauro fa presupporre che non si tratti semplicemente di e solo di casualità, è opportuno fare considerazioni rispetto agli interventi voluti dall’amministrazione sulla viabilità di quella zona. L’intenzione di migliorare il traffico e garantire maggiormente la sicurezza certamente non ci sembra che abbia avuto l’effetto desiderato,anzi, il timore più volte paventato da cittadini, organizzazioni di consumatori ed esperti di settore che ritengono peggiorativo il progetto sostenuto dall’assessore e dai tecnici comunali, è stato purtroppo confermato. E’ evidente che vi siano delle deficità, in primis l’illuminazione e la conformazione delle rotonde, se poi il tutto è a norma di legge, come sostiene l’assessore in un’intervista sulla stampa, è solo un modo per nascondersi dietro le questioni legislative per evitare di assumersi pesanti responsabilità. Non ci interessano le dimissioni di nessuno, anche se sarebbero dovute e non solo quelle di chi rappresenta la politica, ma se continua l’ostracismo a voler ritenere valido il proprio operato, nonostante ciò che è accaduto, allora servirebbero provvedimenti diversi e ben più pesanti che riguardino tutto l’ambito amministrativo. Quando si interviene sulla viabilità in tratti particolari ed ad alta densità di traffico è ovvio che servano soluzioni ad ampio raggio e con sperimentazioni che possano permettere di monitorare per capire se vi sono eventualmente accorgimenti da apportare. Invece ci sembra che da parte del comune vi siano solo certezze e nessun dubbio: la presunzione è una dote poco utile ad amministrare e rende l’amministratore vulnerabile, soprattutto se questa sicurezza proviene dai tecnici che lo consigliano e non dal proprio buon senso, il che lo rende inadeguato per l’incarico che ricopre. Pertanto è ineludibile che già da domani si cominci a capire come si possa apportare migliorie e se lo facesse qualcun altro al posto di Bettini certamente a parte gli equilibri interni alla maggioranza, nessuno ne risentirebbe.
Luigi Coppola (Segretario provinciale UDC Livorno)
Salvatore Capuozzo (Capogruppo UDC Livorno)
Riproduzione riservata ©