Estrae la pistola durante la lite per un gatto. Si scatena il panico, arrestato 58enne

Intorno alle 17 di martedì le volanti della questura hanno raggiunto via Degli Acquedotti, l’area sterrata davanti al distaccamento della Folgore, in seguito a una richiesta d’intervento per un’animata lite tra più persone, una delle quali armata di pistola. Sul posto hanno trovato tre persone, una donna e due uomini, che hanno riferito di essere stati minacciati con una pistola dal proprietario dell’annesso confinante con il loro.
Versione confermata anche da un militare delle caserma confinante con l’area interessata e separata da una rete di recinzione che ha riferito di aver visto un altro uomo, ancora all’interno dell’annesso agricolo adibito a canile, impugnare una pistola.
L’uomo, Rossano Da Valle, nato in provincia di Lucca, classe ’55 ma residente a Livorno, interpellato sulla pistola, all’inizio ne ha negato l’esistenza poi ha fatto vedere dove la teneva nascosta. Era in una busta, nel campo dietro al canile: una pistola “Beretta mod 34 cal. 7.65”, completa di caricatore con all’interno 3 proiettili, pronta a sparare.
Gli agenti hanno identificato tutti i giovani coinvolti nella lite: un livornese del 1978, una livornese del 1975 e un pisano classe 1976. Agli agenti hanno raccontato che mentre si trovavano all’interno dell’annesso agricolo di proprietà di uno di loro, confinante con il canile, era nata una discussione su un gatto quando improvvisamente Da Valle si sarebbe intromesso fino ad estrarre dalla tasca la pistola puntandola verso i ragazzi. Avrebbe anche appoggiato la punta dell’arma all’altezza della clavicola di uno dei tre, per poi cingerlo all’altezza della spalla con una mano sporca di sangue (perché in precedenza avrebbe giocato con i cani).
I ragazzi sono riusciti a scappare e a chiudersi nel loro annesso, fino a quando l’uomo si sarebbe ripresentato con un pitbull al guinzaglio che ha ferito al braccio la ragazza.
Alla fine Da Valle è stato arrestato per porto abusivo di armi, minacce gravi e aggravate e il pm di turno ha disposto l’accompagnamento a casa in attesa del rito con giudizio direttissimo. L’arma, che non risulta rubata sarà sottoposta a ulteriori accertamenti dagli uffici anche perché il 58enne ha detto di averla acquistata 6 anni fa per 300 euro da un cittadino extracomunitario.

 

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