Lite fra ex a bottigliate, chiuso un altro circolo

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Chiuso per venti giorni il circolo privato, Rincon Latino, in via Terrazzini. Lo ha disposto il questore Marcello Cardona a seguito della violenta lite (poi trasformatasi in rissa) avvenuta nella tarda serata del 24 luglio scorso nel corso della quale, per futili motivi, un avventore è stato fatto oggetto di un lancio di bottiglie da parte di un’altra cliente, sua ex fidanzata e, successivamente ferito da questa alla spalla ed al braccio destro con un coltello, riportando ferite in seguito refertate con dieci giorni di prognosi.
Il malcapitato, di nazionalità dominicana, reagiva violentemente all’aggressione, lanciando a sua volta numerose bottiglie di vetro all’indirizzo della connazionale e delle persone in compagnia di questa. Prima dell’arrivo dei carabinieri, intervenuti sul posto a seguito delle numerose telefonate, i soggetti coinvolti nella rissa si sono dileguati rapidamente.

Il 23 gennaio scorso il locale era già stato oggetto dell’applicazione dell’art. 100 del Tulps per 15 giorni. La decisione fu assunta anche a seguito dei numerosissimi controlli effettuati sia da parte del personale della questura che dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile che reiteratamente avevano identificato numerosi soggetti pluripregiudicati.
Inoltre, in precedenza, la squadra amministrativa della questura aveva sanzionato il gestore del locale perche’ trovato in stato di manifesta ubriachezza ed in quanto lo stesso somministrava alimenti e bevande a persone non iscritte nel registro dei soci. Il locale, tra l’altro, è ormai da molto tempo oggetto di numerosi esposti. Sono stati ripetutamente segnalati episodi di disturbo della quiete pubblica, posti in essere dai clienti del circolo che, in stato di ebbrezza, di sera e di notte urlano e schiamazzano, lasciando anche la zona antistante l’attivita’ in deprecabili condizioni igieniche.
Pertanto, alla luce del violento episodio descritto e preso atto delle frequentazioni e dei comportamenti indecorosi rilevati, il questore, in ossequio al dettato dell’art. 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, e dopo un vaglio accurato degli atti istruttori da parte della divisione polizia amministrativa e sociale, ha disposto la sospensione della licenza, ritenendo che il locale  costituisca un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.

 

 

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