Il questore saluta la città: “L’emergenza non è finita”
Marcello Cardona saluta Livorno con un ricordo speciale nel cuore: "Porterò sempre con me la Madonna di Montenero e il suo Santuario"
Due anni e mezzo intensi quelli passati al comando della questura di Livorno. Marcello Cardona saluta la città per andare ad occupare il posto di questore nella città di Catania. Lunedì al suo posto Orazio D’Anna, da Ferrara.
“Sono stati due anni e mezzo molto impegnativi – ricorda il questore uscente Cardona – dove la città ha affrontato diverse emergenze su tanti punti di vista soprattutto quello occupazionale dove nella nostra provincia si è registrata una crisi gravissima e dove tutto è stato messo in discussione. Un periodo delicato dove le molte esagitazioni sociali potevano sofciare in qualsiasi modo e fortunatamente questo non è successo. Un’emergenza che purtroppo non è finita, ci saranno ancora situazioni complesse da fronteggiare”.
Cardona non vuole fare il bilancio del suo mandato. “Sarete voi a fare il commento tecnico – dice ai giornalisti intervenuti per il saluto – Io so di essere stato un po’ burbero nelle forme ma ho sempre pensato all’altruismo istituzionale. Qualunque commento sarà fatto sul mio operato io lo accetterò”.
“Sono stati due anni e mezzo molto impegnativi- ricorda Cardona – Anche la mia Istituzione aveva bisogno di una riconversione e così è stato da un punto di vista di una riorganizzazione operativa importante. La risposta amministrativa è stata importante. In questi anni abbiamo anche riaperto l’ingresso della questura dopo 25 anni da via della Banca e lì abbiamo posizionato l’ufficio Urp per la cittadinanza. Il questore passa ma una cosa è certa, l’Istituzione resta. I miei dirigenti – dice Cardona attorniato dai suoi funzionari – saranno il testimone per continuare questo processo”.
Un ricordo particolare che si porterà dietro di Livorno? “Sotto l’aspetto personale ho passato momenti molto difficili anche da un punto di vista della salute direi cruciali. Miei colleghi sono stati molto vicini a me – racconta il questore con le lacrime agli occhi – In questo contesto sono rimasto estasiato da un posto dove spesso e silenziosamente mi sono recato. Si tratta del Santuario Montenero. Porterò con me tanti ricordi professionali ma quel quadro della Madonna di Montenero sarà sempre il mio punto di riferimento. Tutti i momenti se chiudo gli occhi non posso che pensare alla Madonna di Montenero che spero e auspico faccia da guida per questa città meravigliosa”.
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