Identificato il piromane (55 anni) dei treni

L’uomo è stato denunciato per danneggiamento a seguito d’incendio, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza ferroviaria

Erano pochi gli elementi in mano alla Polizia Ferroviaria per identificare il piromane dei tre incendi sulla linea Livorno-Grosseto del 21, 22 e 25 gennaio che hanno causato la soppressione dei treni regionali e i conseguenti gravi disagi per i viaggiatori, oltre alle migliaia di euro di danni per le Ferrovie (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere le foto che incastrano il piromane). Ma le immagini delle telecamere a bordo dei treni – subito estrapolate dagli agenti – mostravano un uomo di mezz’età, dall’aspetto trasandato, la barba brizzolata incolta ed il naso aquilino, con un cappellino di lana bianca ed un giubbotto scuro.
Sia per l’episodio del 21 che quello relativo al 25 (per quello del 22 non sono disponibili immagini) il modus operandi è stato il medesimo: l’uomo posizionava dei fogli di giornale sul sedile del treno a cui veniva dato fuoco tramite una sigaretta o un accendino, si accertava che le fiamme avessero preso ben bene per poi precipitarsi a scendere alla prima fermata utile.
Il confronto della fisonomia dell’uomo con quanto disponibile negli archivi di polizia ha profilato due ipotesi, una che portava addirittura ad una pista d’Oltralpe rivelatesi poi infondata.
Grazie alla preziosa collaborazione del commissariato di Cecina, questa mattina, lunedì 2 febbraio, il personale della Polfer di Campiglia Marittima, nel giro di dodici giorni dal primo episodio d’incendio, ha identificato il piromane per G.D.D. , di 55 anni, italiano di Torre del Greco (Napoli).
L’uomo, che vive a Cecina con il padre ultraottantenne, ha già precedenti di danneggiamento ed atti di vandalismo – incendio di cassonetti della spazzatura – ed è in cura per problemi psichici presso il Centro di Igiene Mentale dell’ASL di Cecina, più volte sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori. I riscontri hanno trovato conferma anche con quanto indicato dal personale della stazione di Cecina che ha  riconosciuto l’uomo come abituale frequentatore dello scalo, di cui viene ricordato l’accento napoletano.
L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di danneggiamento a seguito d’incendio, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza ferroviaria, il tutto con l’aggravante della continuazione.

 

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