“Hi-tech” non sicuro, sequestrati 1000 prodotti
Nei confronti degli espositori sono stati elevati verbali con multe per oltre 20.000 euro
Anche quest’anno, il 14 e 15 novembre, si è tenuta a Livorno la Fiera dell’Elettronica, kermesse locale che ha visto l’affluenza, all’interno del Modigliani Forum, di numerosi espositori provenienti da tutta Italia e la vendita al pubblico di prodotti “hi tech-low cost”. La fiera ha visto la partecipazione di oltre 4.500 visitatori, appassionati di elettronica ed informatica, giunti per condividere la passione digitale ed esplorarne le innovazioni tecnologiche.
In questo contesto, i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Livorno hanno effettuato specifiche attività, a tutela dei consumatori, al fine di contrastare il dilagante fenomeno della commercializzazione di prodotti non conformi agli standard comunitari di sicurezza e, conseguentemente, illecitamente immessi sul mercato.
In particolare – come specifica un comunicato stampa della guardia di finanza arrivato la mattina di venerdì 20 novembre in redazione – poco prima dell’apertura della manifestazione, i finanzieri hanno sequestrato circa 1.000 prodotti destinati ad essere commercializzati. Le attività delle fiamme gialle si sono orientate su 5 stand che avevano in esposizione prodotti elettrici ed elettronici privi delle indicazioni di provenienza, della marcatura “CE”, delle istruzioni di uso in lingua italiana e dei certificati di conformità.
Tra i beni sequestrati, figurano gadget, torce, display a led, caricabatterie, cuffie wireless, cavi usb e molto altro: tutti prodotti di provenienza cinese destinati a finire nelle abitazioni degli acquirenti, ignari della scarsa qualità e dell’intrinseca pericolosità degli articoli che avrebbero comprato.
Nei confronti degli espositori sono stati elevati verbali con multe per oltre 20.000 euro. Le attività svolte dai finanzieri si inseriscono nella più ampia cornice dell’azione del Corpo delle fiamme gialle finalizzata, da un lato, a tutelare i consumatori, garantendone l’incolumità, e, dall’altro, ad assicurare la leale concorrenza tra gli operatori economici.
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