Guerra fra poveri, rubati i pasti della Ronda

di Roberto Olivato

Sono ormai quindici anni che da Coteto, e precisamente dalla chiesa di San Giovanni Bosco, ogni sera parte un furgone con una sessantina di porzioni di pasta, panini, bottigliette d’acqua, alcuni termos di latte e caffè, molto graditi specialmente nelle sere invernali, da circa una cinquantina di persone, ma il numero varia da sera a sera, distribuite in tre piazze: Dante alla Stazione, Damiano Chiesa, zona ospedale, ed Anita Garibaldi nei pressi dei Bottini dell’olio.
L’arrivo del pulmino è visto come babbo natale da quelle persone emarginate dalla nostra cosiddetta società del benessere, che ad esempio nelle serate dei fine settimana vede il forte contrasto fra la movida di piazza del Luogo Pio e poveri in coda davanti al pulmino della Ronda per avere un po’ di caffè o latte caldi ed una porzione di pasta asciutta. Il tutto nell’indifferenza più assoluta di ragazzi e ragazze.
A non essere indifferenti a questa situazione sono una trentina dei settanta profughi africani, alloggiati dal Comune nell’ex collegio dei trinitari che da due sere, prepotentemente, all’arrivo del mezzo della Ronda arraffano i sacchetti e le bevande lasciando a bocca e stomaco asciutti i poveri clochard che se la sono presa con i padri trinitari, convinti che fossero stati loro a dirigere gli africani al pulmino. Senz’altro è una situazione critica che si è verificata solo nella serata di sabato e domenica scorsi, ma potrebbe degenerare in quanto i poveri senza tetto hanno accusato i profughi africani di avere alloggi e servizi ed in più di usufruire di tre pasti giornalieri, mentre loro vivono sotto le stelle senza che nessuno li pensi. Pertanto l’assalto ai loro sacchetti è visto, come in realtà è, un’espropriazione di un loro diritto acquisito. Ebbene, a seguito di queste prepotenze hanno minacciato di dare fuoco ai locali occupati dagli africani. Senz’altro parole di persone in difficoltà, ma che sarebbe meglio evitare che si traducano in fatti, magari presidiando piazza Anita Garibaldi dalle 20,30 alle 21,15, il tempo necessario per la distribuzione dei viveri.

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