Guardia giurata muore a 57 anni dopo l’operazione: aperta inchiesta
di gniccolini
LIVORNO – Una febbre altissima, improvvisa e incontrollabile. Il ricovero all’Utic, il coma, la rincorsa in rianimazione e il decesso. Marco Menegatti, guardia giurata della Liburnia Servizi, se n’è andato così all’età di 57 anni a seguito di un’operazione subita pochi giorni prima.
Venerdì 25 ottobre era infatti stato ricoverato al sesto padiglione (secondo piano) per un delicato intervento chirurgico a cui si è sottoposto per un adenocarcinoma al polmone. Nonostante la serietà della situazione, l’operazione sembrava filata liscia tanto che, nella giornata di domenica, i medici parlavano di dimissioni del paziente da effettuare di lì a breve. Poi lunedì 28 ottobre l’aggravarsi improvviso della situazione che ha portato dalla mattina alla sera al decesso di Menegatti.
Una morte che ha gettato nella disperazione e nell’angoscia i familiari che si sono subito rivolti ai legali di fiducia perché si faccia chiarezza sul decesso improvviso del loro caro. Una probabile e presunta setticemia potrebbe infatti aver aggravato la situazione clinica di Menegatti fino alla morte sopraggiunta nel tardo pomeriggio di lunedì.
Gli avvocati Fabio La Fauci e Giovanni Ongaretto hanno accettato l’incarico e con tutti gli incartamenti del caso si sono recati in Procura della Repubblica per denunciare la morte “sospetta” del signor Menegatti.
Ad aprire la porta dei suoi uffici il pubblico ministero Rosa che ha aperto un fascicolo di indagine per far luce sul decesso della guardia giurata sopraggiunto a seguito dell’operazione per una presunta infezione.
Il pm Rosa ha affidato l’incarico al medico legale Papi affinché svolga oggi pomeriggio alle 16 l’autopsia sul cadavere di Marco Menegatti per riuscire a comprendere le cause che hanno portato il 57enne ad una morte improvvisa sopraggiunta nel giro di poche ore a seguito di una febbre altissima.
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