A fuoco il teatro Salesiani, ma è solo un’esercitazione
Il realismo delle scene dei soccorsi ai falsi feriti e l’intenso fumo che intasava la sala cinematografica, davano la sensazione di una reale catastrofe
di Roberto Olivato
Erano le 15,20 di ieri, martedì 1° luglio, quando nella sala del cinema teatro dei Salesiani, dove c’erano circa una sessantina di ragazzi, è scattato l’allarme antincendio. Un fumo denso ed acre ha invaso d’improvviso la sala e la fuga è stata istantanea, creando seri problemi all’incolumità degli stessi ragazzi nell’intento di porsi in salvo. Alcuni di loro scivolando correndo verso le uscite di sicurezza, creavano un ostacolo a chi li seguiva, ma il tempestivo intervento dei vigili del fuoco che provvedevano alla messa in sicurezza del locale, limitava i danni, permettendo ai mezzi di soccorso della SVS e della Croce Rossa Italiana d’intervenire in aiuto dei feriti. Fortunatamente tutto questo è solo il resoconto di un’esercitazione, come ci racconta l’ingegnere Camillo Palermo, responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del Cinema Teatro dei Salesiani, che è stato coadiuvato da Giacomo Launaro, Giancarlo Cauteruccio e Rino Pizzonia: “Questo è il quarto anno che nel mese di luglio, predisponiamo questa esercitazione, grazie ai vigili del fuoco, alla Svs, alla Croce Rossa ed ai volontari del nostro cinema ed ovviamente alla collaborazione dei ragazzi dell’oratorio ”.
Il realismo delle scene dei soccorsi ai falsi feriti e l’intenso fumo che intasava la sala cinematografica, davano la sensazione di una reale catastrofe che però, come detto, si è limitata ad un’esercitazione, la quarta per la precisione. L’ingegnere Palermo, molto soddisfatto per l’esito della prova ha ricordato la novità di quest’anno: “L’esercitazione , oltre a testare i nostri sistemi, è stata filmata per la prima volta per venire distribuita gratuitamente, per fini didattici, a tante altre comunità, nella speranza di poter essere loro di aiuto, per eventi che ci auguriamo non accadano mai”. Un ringraziamento particolare Palermo lo rivolge a don Francesco Galante responsabile dell’oratorio, che con i suoi ragazzi ha reso possibile l’esercitazione.
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