Foto alla bimba, identificato studente
Identificato dalla Polmare uno studente indiano che ha consegnato la macchina fotografica dalla quale è stata cancellata la foto. Tra gli scatti anche molti paesaggi livornesi. Un comunicato della polmare, giunto in redazione intorno alle 13.30 del 16 febbraio, ricostruisce meglio il caso
Cari lettori, prendiamo atto dei vostri commenti a una notizia che, come specificato nell’articolo, è stata rettificata dopo le prime, sommarie, informazioni. Vorremmo far presente che la rettifica è un elemento basilare del buon decalogo del giornalismo. Ci sembra di averlo fatto in questa occasione come in tante altre. E’ quanto volevamo precisare, scusandoci con chi ci ha severamente redarguito.
L’articolo (un comunicato della polmare, giunto in redazione intorno alle 13.30 del 16 febbraio, ricostruisce meglio il caso) – Un fatto angosciante (un po’ ridimensionato dagli investigatori nel corso delle ore) quello finito sulle pagine del social network più usato dai livornesi. La storia è stata infatti divulgata dal gruppo facebook “Mamme di Livorno Uniamoci”.
Il tutto è accaduto domenica 14 febbraio quando, nel pomeriggio, un uomo a passeggio con la nipote di circa 8 anni (non 4 come inizialmente riportato) ha notato un gruppo di tre indiani che stava facendo delle foto con il loro cellulare. Così ha iniziato ad urlare chiedendo informazioni al gruppetto che, per tutta risposta, ha iniziato a darsela a gambe. Lo zio non ci ha pensato due volte su e ha iniziato a rincorrere il terzetto fino a giungere all’imbocco del porto dove, sfortunatamente, è riuscito a bloccare solo uno dei tre mentre gli altri due si sono dati alla fuga.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polmare (come specificato in un comunicato giunto in redazione intorno alle 13.30 che ricostruisce meglio il caso) che hanno identificato il giovane: si tratta di uno studente indiano presso l’università di Pisa, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Il ragazzo ha mostrato subito la macchina fotografica, in cui vi erano numerose normalissime foto ai panorami livornesi. Nell’ultima era ritratta, marginalmente, la famiglia oggetto della foto (con la bambina di 8 anni) e, viste le premesse, è stata subito cancellata dallo studente onde evitare equivoci. Verificate anche le altre foto, non risultando nulla di anomalo o di morboso, la macchina fotografica è stata restituita ed il giovane lasciato andare, non riscontrandosi elementi riconducibili a fattispecie penali (anche il richiedente riferiva di non aver volontà di procedere per alcun motivo).
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