Finanziere si traveste da postino e smaschera il traffico di droga internazionale

In manette il destinatario del pacco "speziato" e il complice pizzicati grazie alle intercettazioni disposte dal pm Daniele Rosa

Si è travestito da postino per smascherare un traffico di droga internazionale tra la Spagna e Livorno e cogliere così in flagranza di reato il destinatario del pacco iberico “speziato”. E’ questo l’epilogo dell’operazione condotta tra il 2 e il 7 dicembre dal Nucleo di Polizia Tributaria di Livorno e che ha consentito di arrestare i due responsabili e di sequestrare 3 chili di marijuana provenienti via posta dalla provincia Iberica di Valencia e destinati a essere messi in circolazione tra Livorno e provincia.
L’attività è iniziata dai controlli eseguiti all’aeroporto di Malpensa dalla Guardia di Finanza, durante i quali è stato intercettato un plico postale, proveniente da Valencia, contenente la sostanza stupefacente. Essendo il pacco destinato ad un  indirizzo del Comune di Sassetta, la Procura della Repubblica di Busto Arsizio, nella persona del pm Raffaella Zappatini, lunedì 2 dicembre ha delegato il Nucleo di Polizia Tributaria di Livorno, per proseguire le indagini.
Il reparto della Finanza, coordinandosi con la Procura della Repubblica di Livorno, ha avviato il giorno dopo delle intercettazioni telefoniche, disposte d’urgenza dal  pubblico ministero Daniele Rosa, nei confronti di alcuni soggetti individuati quali più probabili destinatari. E dalle indagini è emerso che il pacco era destinato a tale V.M., nato nel 1981, residente a Sassetta. Per la consegna, un militare ha vestito i panni del postino arrestando il giovane in flagranza di reato. E’ stata poi eseguita una perquisizione nell’abitazione di G.A., nato nel 1984 e residente a Rosignano Marittimo, risultato anche lui coinvolto nel traffico illecito grazie alle intercettazioni effettuate.
Gli ulteriori elementi acquisiti nel corso delle perquisizione e i riscontri con le intercettazioni telefoniche, hanno permesso di delineare un chiaro quadro accusatorio che, oltre a determinare la convalida dall’arresto eseguito nei confronti di V.M., ha spinto la Procura ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere anche di G.A., eseguita lo scorso sabato.

 

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