Finanza, scoperti 80 evasori e 14 usurai. Lavoro in nero: 192 dipendenti irregolari

di gniccolini

Garantire allo Stato, all’Unione Europea, alla Regione ed agli Enti locali la corretta percezione delle entrate tributarie ed extra-tributarie ed il corretto impiego delle risorse destinate al benessere della collettività e al sostentamento delle politiche di sviluppo economico e sociale, tutelando l’economia legale e le imprese rispettose delle regole: è questo l’obiettivo che ha guidato l’attività operativa della Guardia di Finanza nel 2015.

Analogamente a quanto avvenuto sull’intero territorio nazionale, anche nella provincia di Livorno l’azione della Guardia di Finanza ha interessato, con un approccio trasversale, tre aree di intervento – avendo particolare riguardo ai fenomeni fraudolenti più insidiosi e complessi, con effetti distorsivi delle regole del mercato e della leale concorrenza – strutturate come segue:

  • un’attività investigativa, concretizzatasi nello sviluppo sull’intero territorio provinciale di oltre 100 deleghe di indagine pervenute nel corso dell’intero anno dalla magistratura ordinaria e dalla Corte dei Conti, delle quali più di 1.000 sono state portate a conclusione;
  • l’esecuzione di 40 piani operativi, per l’aggressione sistematica alle più gravi fattispecie di illegalità economico-finanziaria mediante l’esercizio dei poteri di intervento attribuiti al Corpo;
  • l’azione di contrasto ai traffici illeciti e il concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.

Nell’anno 2015 sono state complessivamente denunciate 535 persone, delle quali 41 tratte in arresto.

A seguito delle molteplici attività ispettive condotte dai Reparti dipendenti, sono stati sottoposti a sequestro, anche nella forma per equivalente, beni per circa € 13,8 milioni, tra disponibilità liquide (per oltre 2.300.000 euro) e beni immobili/mobili registrati (per circa 11.500.000 euro).

CONTRASTO ALLE TRUFFE SUI FONDI PUBBLICI E ALL’ILLEGALITA’ NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Sono stati eseguiti 6 interventi che hanno fatto emergere fattispecie di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per circa mezzo milione di euro, a seguito dei quali sono state verbalizzate 21 persone, delle quali due tratte in arresto e una denunciata a piede libero.

All’esito dell’accertamento del reato di truffa aggravata in danno dell’Unione Europea e del bilancio nazionale, sono stati segnalati, in tale ambito, per la prima volta, tre enti, per responsabilità amministrativa, ai sensi della legge n. 231/2001: trattasi di una società di trasporto merci su strada, un’associazione tra professionisti ed una società esercente il commercio all’ingrosso di materiali edili.

5 le persone denunciate per reati contro la Pubblica Amministrazione: un soggetto per concussione, due per esercizio abusivo della professione, uno per turbativa degli incanti ed uno per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Sono stati eseguiti 115 controlli in materia di prestazioni sociali agevolate e in tema di spesa sanitaria nazionale, con la verbalizzazione di 67 soggetti, 5 dei quali denunciati alla competente all’Autorità Giudiziaria per aver prodotto dichiarazioni mendaci in ordine alle proprie situazioni reddituali, ottenendo indebitamente prestazioni sociali (esenzioni ticket sanitari, integrazioni finanziarie a fronte dei canoni di locazione dichiarati, buoni mensa, buoni per acquisto di sussidi scolastici, tariffe agevolate, ecc.) anche a discapito di famiglie (realmente) indigenti, penalizzate nelle relative graduatorie.

LOTTA ALLE FRODI FISCALI E ALL’ECONOMIA SOMMERSA

382 le attività ispettive eseguite dai Reparti del Corpo della provincia labronica, tra verifiche, controlli ed altri interventi, 29 delle quali condotte nei confronti di professionisti, con l’individuazione di 80 evasori totali (soggetti assolutamente sconosciuti al Fisco) e 11 para-totali (contribuenti che hanno dichiarato meno del 50% del reddito realmente conseguito).

Le attività ispettive si sono basate su un’attenta selezione preventiva e mirata degli obiettivi, supportata dal ricorso alle oltre 40 banche dati e applicativi disponibili, dall’intelligence e dal controllo economico del territorio. Sono stati sequestrati beni, anche nella forma per equivalente, per euro 3.500.000.

E’ emerso, altresì, l’impiego di 192 lavoratori completamente in nero e di 49 irregolari, da parte di 32 datori di lavoro verbalizzati e sanzionati con pene pecuniarie per un importo complessivo di circa 2,6 milioni di euro.

110 sono state le persone denunciate per reati di natura fiscale: le contestazioni vanno dall’emissione e utilizzo di false fatture, alla dichiarazione fraudolenta o infedele (spesso mediante sottofatturazione di ricavi o omissione nella certificazione dei corrispettivi), alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, all’occultamento o distruzione delle scritture contabili, alle indebite compensazioni e al mancato versamento di imposte e ritenute.

Si tratta, per lo più, di soggetti che, anche mediante società di comodo (c.d. “fantasma” o “cartiere”), hanno posto in essere frodi all’iva, per ingenti importi. Sono state eseguite attività in materia di fiscalità internazionale, a seguito delle quali è stata ricondotta in Italia la sede di società dichiaratamente estere, con recupero a tassazione dei relativi utili di esercizio. Al pari, è stata rilevata l’omessa indicazione, nelle relative dichiarazioni fiscali, da parte di persone fisiche, di disponibilità ed investimenti detenuti al di fuori dei confini nazionali.
E’ stato implementato, in tale contesto, lo scambio informativo con organismi collaterali stranieri per acquisire informazioni di rilievo connesse alle attività ispettive in corso.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ALLA CRIMINALITA’ ECONOMICO-FINANZIARIA

E’ stato accertato un riciclaggio di oltre € 500.000, con conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria di due responsabili. La relativa somma era derivata da un credito IVA inesistente trasferito mediante una fittizia cessione di ramo d’azienda.

Sono stati riscontrati 9 casi di omessa segnalazione di operazione sospette, da parte di operatori finanziari e professionisti, per un ammontare complessivo di oltre 3.500.000 di euro. L’omessa segnalazione di operazioni sospette è punita amministrativamente con una sanzione che va dall’1% al 40% dell’importo contestato.

Ben 101 sono le segnalazioni sospette pervenute dall’Unità di Informazione Finanziaria presso la Banca d’Italia, per il tramite del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria del Corpo, che sono state oggetto di approfondimento a cura dei Reparti operanti sull’intera provincia: di queste 27 sono confluite o hanno dato origine a procedimenti penali.

Sono stati effettuati accertamenti patrimoniali nei confronti di 77 soggetti. Sono state complessivamente denunciate 14 persone per usura, di cui una tratta in arresto, e complessivamente sottoposti a sequestro beni per oltre 1,2 milioni di euro.

Sono state svolte, inoltre, 25 indagini in materia di reati fallimentari (per fattispecie di bancarotta documentale, privilegiata e fraudolenta) con la denuncia di 44 soggetti, di cui 8 tratti in arresto e l’accertamento di distrazioni patrimoniali in danno delle società fallite per oltre 7 milioni di euro.

Accertato un caso di frode finanziaria e creditizia che ha portato alla denuncia di due soggetti.

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE ED ALLA PIRATERIA AUDIOVISIVA ED INFORMATICA

Sono stati eseguiti 85 interventi nello specifico settore, conclusisi con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 61 persone; nei confronti di ulteriori 27 sono state elevate sanzioni di natura amministrativa.

Circa 160.000 i prodotti, per la maggior parte capi di abbigliamento ed accessori, sequestrati, perché contraffatti, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza.

CONTRASTO AL GIOCO ILLEGALE

50 gli interventi effettuati presso sale giochi e centri di raccolta scommesse, 24 dei quali nel Comune di Livorno, 15 nella Val di Cecina, 6 nel territorio piombinese e 5 sull’isola Elba: essi hanno portato alla denuncia di 10 persone e al sequestro di 55 computer utilizzati per le illecite attività.

LOTTA AI TRAFFICI DI DROGA

Sequestrate sostanze stupefacenti per oltre 90 Kg: circa 64 i chilogrammi tra cocaina ed eroina ed oltre 27 i chilogrammi di hashish e marijuana sottoposti a misura ablativa nel corso dei 500 interventi eseguiti, nel 2015, anche con il contributo delle unità cinofile, in tutto il territorio provinciale, nell’ambito dei quali sono state controllate 559 persone.

14 i soggetti colpiti da misure di custodia cautelare per traffico o spaccio di stupefacenti, 5 gli arrestati in flagranza di reato, 52 i denunciati all’Autorità Giudiziaria, mentre ben 412 sono stati segnalati all’Autorità Prefettizia (per detenzione, questi ultimi, di sostanze stupefacenti ad uso personale).

CONTRASTO AL CONTRABBANDO E ALLA VALUTA FALSA

All’esito delle attività dirette al contrasto del contrabbando in genere, effettuate, in particolar modo, in ambito portuale, sono state denunciate 8 persone e sottoposti a sequestro circa 110.000 articoli, tra borse, accessori per abbigliamento, cosmetici ed altro, per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro.

Sono state sottoposte a sequestro, inoltre, nell’ambito dell’attività volta al contrasto del falso nummario, 1.359 banconote di vario taglio, risultate non genuine.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E SEGNALAZIONI “117”

Nell’ambito dell’attività di concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, le pattuglie in servizio sul territorio provinciale hanno proceduto al controllo di 1.614 veicoli e di 2.562 soggetti, con un’intensificazione rilevante rispetto al precedente periodo, anche in aderenza alle indicazioni dell’Autorità di Governo a livello locale, considerata la peculiarità del momento storico.

219 sono state le telefonate pervenute al numero di pubblica utilità “117”, con le quali i cittadini hanno inteso segnalare irregolarità di varia natura.

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