Donna morta in casa, l’autopsia conferma il decesso per cause naturali. Ecco la confessione-interrogatorio del figlio e lo scatto “rubato” mentre esce dalla questura nella notte.

Il 57enne è stato trovato alla Sisal di via Firenze il giorno dopo la notizia del decesso della madre e ha girovagato a Pisa per due giorni dormendo alla stazione

di gniccolini

LIVORNO –  L’autopsia ha confermato le cause naturali per il decesso di Edda Noferi rinvenuta cadavere all’interno del suo appartamento il 2 luglio scorso e tenuta nascosta per settimane dal figlio Paolo Perissi, 57enne, indagato per truffa ai danni dello stato e occultamento di cadavere. La morte dell’anziana di 89 anni è da attribuire ad una patologia cardiaca.

La confessione del figlio. “Quando ho visto mamma morire ho perso la testa”. Sono queste le prime parole che Paolo Perissi ha pronunciato durante l’interrogatorio nei locali della squadra mobile della questura che è andato in scena dalle 20 alle 22.40 di mercoledì sera. “Mi sono sentito perso e ho pensato soltanto a come sopravvivere e l’unica mia fonte era la sua pensione. Così non ho detto niente a nessuno e ho continuato ad andare avanti come se niente fosse”.
Paolo Perissi, 57 anni, figlio di Edda Noferi, la donna morta da settimane all’interno del suo appartamento in via Adriana, è stato ritrovato intorno alle 20 di mercoledì sera. E’ stato un cittadino a dare l’allarme dopo aver riconosciuto l’uomo grazie alla foto  diffusa tramite i giornali online dalla questura. Perissi si trovava all’interno della sala giochi Sisal Match Point di via Firenze. “In queste due notti – ha continuato a raccontare il 57enne agli agenti della squadra mobile – ho dormito alla stazione di Pisa dopo aver girovagato per quella città durante il giorno”.
Mercoledì sera  l’avvistamento al Sisal Match Point e il successivo trasferimento in questura per l’interrogatorio di rito. Alle 22.47 l’uscita accompagnato da due agenti della mobile (come si vede dalla foto scattata e pubblicata in pagina dal nostro cronista sul posto)  verso la sala giochi dove nel parcheggio aveva lasciato il suo motorino e il casco all’interno dei locali.
Adesso Perissi si trova senza dimora costretto così a girovagare in cerca di un posto dove poter vivere.

Indagato a piede libero. L’uomo è  indagato a piede libero per occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato perché  avrebbe riscosso la pensione della madre nonostante fosse già morta. Perissi, allontanatosi dall’abitazione nei giorni scorsi, non vi aveva più fatto ritorno. In questi due giorni ha utilizzato  il suo scooter Scarabeo  targato x5snz5, di colore nero, con manopole e poggia-piedi di colore viola per spostarsi.

Morta da due mesi – Il corpo di Noferi è stato trovato sul letto in avanzato stato di decomposizione. Il decesso risalirebbe ad almeno due mesi fa. Sul posto la polizia, la scientifica, il medico legale, intervenuto con i volontari della Misericordia di Antignano, e i vigili del fuoco che hanno  sfondato la porta di casa. Stando a un primo referto del medico legale la morte potrebbe risalire addirittura a  otto settimane fa. Il figlio, descritto come un tipo schivo dai vicini di casa, sembra senza lavoro, viveva da solo con la madre dopo la morte del fratello.

L’allarme lanciato da chi le portava la spesa. A lanciare l’allarme sono stati proprio i vicini per il cattivo odore che percepivano e in particolare una donna che aveva l’abitudine di portare la spesa alla sfortunata 89enne, ma da alcuni giorni non riusciva a farsi aprire. La polizia, come detto, sta cercando il figlio sparito da ieri dopo che aveva saldato il conto alla rosticceria dirimpetto all’abitazione.

“Quando muore mamma vado in Canada”. Alcuni conoscenti dell’uomo hanno riferito agli investigatori che il figlio ha sempre detto “quando muore la mia mamma vado in Canada”. Ipotesi però molto improbabile in quanto l’uomo sarebbe sprovvisto di passaporto.

 

Il racconto dei vicini. Il vicino del piano terra ha poi raccontato che domenica scorsa, a causa del rumore elevato della televisione, avrebbe suonato alla porta della loro casa per far abbassare il volume. “Mi ha aperto il figlio affacciandosi appena da un’anta della porta – ha raccontato uno dei condomini (nella palazzina vivono in tutto quattro famiglie, ndr) – e con un cenno ha preso atto della mia lamentela. Subito dopo ha abbassato il volume”.
“Lo sentivamo spesso chiamare la sua mamma ad alta voce- spiega ancora il vicino -ma da una settimana niente. Solo la televisione ad alto volume”.
La donna era allettata da tempo e il figlio si prendeva cura di lei insieme a una signora che portava loro la spesa. La stessa signora che oggi, preoccupata che fosse successo qualcosa ad entrambi, ha deciso di chiamare i vigili del fuoco. Poi la tragica scoperta.

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