Dà fuoco alla casa della ex: arrestato

Un vero e proprio inferno in via Bengasi quando, intorno all’ora di pranzo di giovedì 17 marzo, ha preso fuoco un appartamento al piano terra al civico 72 in un condominio di proprietà di Casalp (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere foto e video del caos scatenatosi in strada). In base a quanto ricostruito un uomo di 30 anni, tunisino (Khemiri Belgacem) già noto alle forze dell’ordine per aver distrutto le auto in sosta davanti alla questura in via Boccaccio (leggi qui la notizia), ha dato fuoco alla casa dove abitava la ex compagna (34 anni livornese) dalla quale ha avuto due bimbi piccoli uno di due anni e mezzo e l’altro di 10 mesi.
Fortunatamente all’interno dell’appartamento non c’era nessuno in quanto, raccontano i fratelli della donna, era da un po’ di tempo che l’ex fidanzato la minacciava e per questo da qualche settimana era andata a vivere con i piccoli dal babbo. “Prima o poi ti do fuoco alla casa”, le aveva promesso. E così ha fatto. Si è introdotto dalla finestra, destando l’attenzione degli altri condomini, e ha messo in atto il suo piano.

UN MOMENTO DELLE BOTTE TRA RESIDENTI E IL TUNISINO ARRESTATO

Una colonna di fumo nero si è alzata in cielo annerendo la facciata dello stabile e invadendo gli altri appartamenti. Sul posto un esercito di soccorritori: una decina in tutto le ambulanze tra Svs e Misericordia scese in campo per soccorrere gli intossicati. Una persona è stata trasportata all’ospedale per l’ingente quantità di fumo e di anidride carbonica respirata. Circa una decina di altri condomini sono stati curati sul posto dai volontari e dai medici del 118. Quattro le squadre dei vigili del fuoco impegnate nello spegnimento delle fiamme e nel soccorso ai residenti dello stabile. L’appartamento a fuoco ha subito seri danni. Sul luogo del disastro è intervenuta anche l’ambulanza veterinaria della Svs che ha soccorso alcuni gatti rimasti lievemente intossicati dal fumo inalato.
In tutto circa 20 famiglie sono state evacuate dal palazzo. All’interno del cortile è stato allestito un vero e proprio campo medico, con scene di sgomento e di panico. Nel frattempo l’incendiario è stato rincorso da alcuni residenti del quartiere che lo hanno individuato a poche decine di metri di distanza già in custodia della polizia. E’ scoppiato un vero e proprio parapiglia, un vero e proprio linciaggio dell’incendiario salvato soltanto dall’intervento degli agenti che lo hanno strappato, dopo alcuni secondi, dalla furia del popolo.
Il tunisino è stato arrestato con l’accusa di incendio doloso. Il 30enne ha negato per buona parte del pomeriggio le accuse rivolte nei suoi confronti.

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