Calambrone, il cedimento in chiusura. Ecco il ponte visto dal satellite
Crollo, poco prima delle 11 del 23 aprile, del viadotto Navicelli a Calambrone, il ponte mobile che coincide con un tratto della Fi-Pi-Li e che conduce alla Darsena Toscana (come di consueto potete vedere la fotogallery di Simone Lanari, e l’immagine dal satellite, ai link in fondo all’articolo). Quel viadotto è il più alto (misura 11 metri) dei 4 presenti in quel canale e non sempre è necessario sollevarlo. Ma ieri mattina, in una delle due fasce di apertura dei ponti per il passaggio delle barche (9,30-11 e 15,30-17,30), doveva transitare una imbarcazione a vela alta 15 metri. Il crollo è avvenuto in fase di chiusura. Il pistone e gli ingranaggi hanno ceduto e i bulloni che rendono possibile il meccanismo di apertura e chiusura sono saltati. L’equipaggio, per fortuna, illeso. Così come l’addetta all’apertura del ponte che si trovava poco più sotto all’interno della cabina di comando. Una tragedia sfiorata se si considera che la stazza del ponte è di circa 250 tonnellate. Momenti di paura anche per molti automobilisti e lavoratori in transito in quel momento. Oggi, in via provvisoria, dovrebbe essere nuovamente garantito il passaggio via mare. I lavori di sistemazione della parte crollata, che vedono impegnati anche due professionisti universitari, dovrebbero andare avanti non oltre un mese.
Intanto, per quanto riguarda la situazione via terra la polizia stradale ha disposto alcune deviazioni del traffico. Sul posto, ieri mattina, i vigili del fuoco, gli uomini della guardia costiera e un rappresentante della società Navicelli che gestisce i pontili in ambito portuale. La proprietà invece è della Provincia di Firenze.
La capitaneria di porto ha reso noto che il ponte sovrastante il Canale dei Navicelli ha avuto a tutti gli effetti un cedimento strutturale tale da pregiudicare il passaggio in sicurezza negli specchi acquei sottostanti il ponte stesso. La società Canale dei Navicelli provvederà a segnalare la zona mediante delle cime, poste da una sponda all’altra del canale, e dei gavitelli provvisti di luci per il segnalamento notturno. Fino alla completa messa in sicurezza è vietato l’accosto, l’ormeggio e la navigazione sotto il ponte.
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