Derubati in sauna: borsello ritrovato grazie a un sms

Avevano deciso di passare un tranquillo pomeriggio di martedì 19 gennaio in un centro benessere poco lontano da Livorno, nella provincia pisana, lasciando il figlio piccolo ai nonni per qualche ora per godersi un po’ di relax. Ma da piacevole gita fuori porta, la giornata di una giovane coppia di livornesi si è trasformata in un vero e proprio incubo. I due, che si sono rivolti alla nostra redazione chiedendo di rimanere anonimi per la privacy ma con la voglia di raccontare la vicenda di cui sono stati protagonisti e per mettere in guardia altre possibili vittime, sono entrati intorno alle 16 all’interno del centro Spa lasciando il documento di identità e ricevendo in cambio le loro chiavi per gli stipetti all’interno degli spogliatoi per cambiarsi.
Alle 16,15 circa la giovane coppia era in sauna. Soli. Nessuno all’interno della struttura se non gli addetti ai lavori e un altro ospite. Un uomo di circa 50 anni, bella presenza, nessuna inflessione dialettale, che si accomoda insieme a loro nella sauna e inizia a conversare. “Di dove siete? State molto qui dentro? Conoscete altri posti simili nelle vicinanze?” e cose simili. Ai due sembrava una normale e piacevole conversazione. In realtà il piacente 50enne stava soltanto estorcendo informazioni utili per mettere a segno il suo “colpo”. Così dopo pochi minuti l’uomo esce dalla sauna dicendo di dover prendere un po’ d’aria. Dopo cinque minuti torna e finisce il suo percorso termale. Poi saluta e sparisce dalla circolazione. La giovane coppia si gode le sue due ore di riposo, tra vasche calde e idromassaggi, bagno turco e docce emozionali. Ma, ecco che arriva la brutta sorpresa. L’uomo della coppia va negli spogliatoi per farsi una doccia e apre il suo armadietto scoprendo con amarezza che era completamente stato ripulito. Panico. Sparito il telefono cellulare, il portafoglio e alcuni oggetti personali contenuti all’interno di una borsa. Sale l’angoscia e lo sgomento. “Al di là dei 70 euro dentro il borsellino e le carte di credito la mia disperazione – spiega a Quilivorno.it –  è stata soprattutto per aver perso le foto di mio figlio piccolo. Mi è crollato il mondo addosso. Centinaia di foto del mio bambino rubate. Mi è presa male”. Ricostruendo i fatti, con tutta probabilità, il loro compagno di relax, il 50enne chiacchierone di bella presenza, uscendo dalla sauna non ha fatto altro che rubare la chiave dell’armadietto riposta nella tasca dell’accappatoio fuori dalla struttura riscaldata, andare negli spogliatoi, trasferire il contenuto da una armadietto all’altro e tornare in sauna. Aspettare dieci minuti e poi tagliare la corda con il bottino.
Così i due, disperati, si sono rivolti alla reception chiedendo informazioni e dati personali del presunto truffatore ricevendo una risposta spiazzante: “L’uomo è entrato senza lasciare i documenti perché non aveva prenotato. Ha pagato ed è entrato”.
Così, disperati, i due si mettono in marcia per tornare a Livorno quando un sms sul cellulare della moglie riaccende le speranze. E’ un messaggio della banca che avvisa di tre tentativi andati a vuoto di prelevare i soldi con la carta di credito appena rubata ad uno sportello bancomat della Bnl.
Calcolando il tempo intercorso e facendo una breve ricerca rapida con il cellulare delle banche Bnl in zona i due hanno individuato subito una banca a Pontedera. Proprio lì davanti alla cassa del bancomat, in un cestino, ecco il portafoglio del marito appena derubato senza ormai più una banconota ma con i documenti e le altre tessere di uso quotidiano.
Ai due non è rimasto altro che recarsi alla stazione dei carabinieri più vicina quando ormai erano le 20 circa e fare denuncia di quanto accaduto. Secondo il parere dei militari che hanno ricevuto la denuncia si tratta di un professionista del settore che compie furti in questa maniera. Quindi l’avvertimento è uno solo: chiunque si rechi ad un centro benessere in zona presti molta attenzione alla chiave del suo armadietto.

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