Lupi, incendio nell’impianto di filtraggio fumi

I vigili del fuoco sono intervenuti in seguito ad un rogo che ha interessato le maniche di cotone all'interno dell'impianto di filtraggio dei fumi

Incendio al cimitero dei Lupi intorno alle 12,15 del 28 dicembre (foto Lanari). I vigili del fuoco sono intervenuti in seguito ad un rogo che ha interessato le maniche di cotone all’interno dell’impianto di filtraggio dei fumi. L’incendio è stato causato da un lapillo che, nonostante i notevoli passaggi all’interno dell’impianto, si è insinuato nel tessuto dei filtri causando appunto la loro combustione. Che causerà per la Socrem di Livorno una notevole spesa per ripristinare il sistema filtrante. Fortunatamente non ci sono stati né feriti né intossicati. Sono stati dieci i pompieri, uniti a due mezzi, impegnati per oltre un’ora. Una volta sul posto, i vigili del fuoco sono stati divisi due squadre. La prima era in condizione di poter operare, ma per maggior sicurezza ne è stata chiamata un’altra qualora vi fosse bisogno. Altri vigili del fuoco erano presenti perché, rientrando in sede da un precedente intervento nelle vicinanze, evidentemente erano passati per accertarsi di cosa stava accadendo.
La Socrem comunque ha fatto sapere che “si è trattato di un anormale ed inspiegabile innalzamento della temperatura dei filtri e per non rischiare di causare danni maggiori sono stati fermati. Per controllare il tutto abbiamo chiamato i vigili del fuoco che ci hanno consigliato di freddare l’involucro, contenente le maniche filtranti, con una copiosa dose di acqua per evitarci danni maggiori. I nostri operatori, già prima di chiamare i pompieri avevano chiuso il gas e disattivato la linea elettrica mettendo in completa sicurezza l’impianto. Da un’esame a prima vista si tratterebbe di un danno riguardante solo il tessuto delle maniche filtranti e niente altro”.
La società inoltre comunica che “il solo nostro rammarico è che dovremo svolgere il nostro servizio esclusivamente per i cittadini labronici ed i nostri soci. Per le prossime settimane lavoreremo con un solo forno completamente separato dal funzionamento degli altri due che saranno ripristinati e manutenzionati dai tecnici inglesi appena verranno a Livorno. Purtroppo non potremo soddisfare altre richieste che provengono da tutta la Toscana che è carente di impianti crematori sul proprio territorio”.

 

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