Cani-corriere imbottiti di droga, Livorno al centro del traffico

di gniccolini

Livorno al centro di un traffico di droga per una quantità complessiva di 1,5 chili. La cocaina veniva portata in Italia dal Messico utilizzando cani imbottiti di ovuli come vettori. L’indagine ha portato ad arrestare 75 persone (18 minorenni) lo scorso marzo e 49 sudamericani, tra i 19 e i 37 anni, sono finiti a processo con rito immediato. La droga veniva introdotta, come scrive il giudice, ”da canali messicani” e arrivava all’aeroporto di Milano Linate ”all’interno di cani di grossa taglia, per poi trasportarla a Livorno e, quindi, nuovamente a Milano”.
Nell’ambito delle indagini sulle ‘pandillas’ (bande di giovani sudamericani) gli investigatori avevano accertato anche una vera e propria strage di cani (48 morti). In Messico, infatti, un veterinario compiacente piazzava gli ovuli di cocaina purissima tra gli organi degli animali, che una volta arrivati a destinazione venivano uccisi e smembrati per recuperare la sostanza.
Nel provvedimento del giudice vengono anche individuati quattro gruppi di ‘pandillas’: i ‘Trebol’, i ‘Neta’, i ‘Latin King Luzbel’ e i ‘Latin King Chicago’. I giovani componenti delle bande, ecuadoriani, peruviani, salvadoregni, devono rispondere di associazione per delinquere. Tra i reati contestati a vario titolo, oltre a rapine, minacce, risse e lesioni, ci sono anche una serie di omicidi. Il 30 settembre del 2011, ad esempio, un giovane sudamericano venne ucciso a colpi ”di cocci di bottaglia alla testa” e a coltellate. Movente: la ”rivalita’ tra pandillas”.

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