Bullismo e droga a scuola, segnalazioni con un sms

di admin

Dal 27 ottobre basterà un sms al 43002 per denunciare in tempo reale un atto di bullismo o la presenza di droga nelle scuole. Questo è quanto previsto dall’iniziativa “Un sms per dire no a droga e bullismo” promossa dal Ministero dell’Interno e presentata in conferenza stampa al Palazzo del Governo, dal Prefetto Tiziana Costantino con la partecipazione del Procuratore della Repubblica, dei vertici delle Forze di Polizia, del Vice Sindaco di Livorno, del Direttore scolastico provinciale, del Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e del Coordinatore del Dipartimento Dipendenze patologiche dell’USL6 di Livorno.
L’obiettivo è prevenire e contrastare lo spaccio di stupefacenti e il fenomeno del bullismo nelle scuole valorizzando il contributo dei cittadini, ferma restando la funzione dei numeri di emergenza già attivi. Il messaggio dovrà necessariamente contenere all’inizio, l’indicazione della provincia nella quale si è verificato l’evento che si vuole segnalare e verrà immediatamente disposto l’intervento delle Forze di Polizia. Tutte le segnalazioni verranno trattate con modalità protette, nei limiti della vigente normativa.
Ad oggi, nella provincia di Livorno, più disparati risultano i casi di bullismo, mentre molto più frequente risulta essere il consumo di stupefacenti, in particolar modo di hashish e marijuana. “Ci auguriamo che questo nuovo strumento messo a disposizione della cittadinanza – ha commentato il Prefetto Tiziana Costantino – possa incentivare i giovani al dialogo, a denunciare ciò che non hanno mai avuto il coraggio di dire a voce, visto che gli sms sono uno degli strumenti più usati per comunicare fra di loro”.
Ulteriori strategie verranno sviluppate dal Comune di Livorno, dal Direttore scolastico provinciale, dal Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e dal Coordinatore del Dipartimento Dipendenze patologiche dell’USL6 di Livorno. Un primo passo sarà quello di diffondere il 43002 sulle home page della rete civica comunale ma anche dei singoli istituti scolastici, per far sì che gli studenti possano prender dimestichezza con questa nuova forma di prevenzione.

Riproduzione riservata ©