Bimbo di 8 anni morso dai topi. Il Comune interviene

Un bimbo di 8 anni è stato morso dai topi all’interno del suo appartamento in zona Salviano invaso dai roditori da ormai troppo tempo. Lui e la sua famiglia sono ospitati dal Comune in regime di emergenza abitativa in una casa che da mesi ormai è rifugio anche per questi non simpatici animali per i quali il capofamiglia ha chiesto l’intervento di derattizzazione da maggio senza però alcun risultato concreto. Il padre, il marocchino El Kirini, racconta che i topi scorrazzano liberamente e la notte arrivano a mordere i membri della famiglia che, però, stanno all’erta e il più delle volte riescono a cacciarli dal letto. Non è stato così per il più piccolo di 8 anni, che ha il sonno pesante. La scorsa notte, i topi, più affamati del solito, sono arrivati a rosicchiargli il tallone sinistro e la gamba destra, provocandogli lesioni guaribili in 15 giorni. Il papà ha dunque portato subito il bambino al pronto soccorso dove ha ricevuto le prime cure del caso e dove per precauzione  è stato mandato al reparto di malattie infettive per gli accertamenti del caso.

Il Comune risponde – Per la questione del bimbo (forse) morso dal topo, l’assessore Dhimjini ha fatto verifiche attraverso i suoi uffici e Arci. Anche se Asl non conferma con certezza che sia stato un topo il Comune farà fare la derattizzazione, cosa già fatta anche in passato perché gli abitanti lasciano accatastata in cortile sporcizia, anche sotto le finestre, e con ogni probabilità i topi ci si rifugiano. Il Comune scriverà anche una lettera agli abitanti dell’edificio perché tengano meglio gli spazi comuni.

La precisazione di Arci – La struttura fa parte del conplesso di luoghi di emergenza abitativa del Comune di Livorno ed è totalmente autogestita dalle famiglie ospitate. Arci Solidarietà gestisce solamente un servizio di portineria e mediazione sociale per consentire una pacifica convivenza fra le famiglie ospitate. Le stesse famiglie hanno più volte a noi segnalato la presenza invasiva di ratti. Ed il nostro ufficio, nei mesi scorsi, tramite fax e mail ha ripetutamente sollecitato il Comune ad intervenire a soluzione del problema. Questo solo per chiarezza e per non generare equivoci. Ripeto la struttura non è da noi gestita se non per il servizio di cui ti ho parlato, quello di portineria sociale. Per il resto l’edificio è interamente autogestito dalle famiglie ospiti. E proprio per la delicatezza della questione ti sarei grato se potesse intervenire una rettifica laddove si afferma che la struttura è gestita da Arci.

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