Attentato alla Vannucci. I carabinieri arrestano il terrorista

Si è conclusa con l’arresto effettuato dal Ros dei carabinieri durante la scorsa notte a Recco (Genova), l’attività di Gianfranco Zoja, appartenente alle Nuove Brigate Rosse, riconosciuto colpevole di atti di terrorismo con l’uso di ordigni esplosivi e detenzione illegale di armi tra cui l’attentato alla caserma Vannucci del settembre 2006. L’uomo è stato tradito da una minuscola traccia di Dna trovata dai carabinieri di Livorno nel corso del complesso sopralluogo effettuato nell’immediatezza dell’attacco dinamitardo. In particolare a poca distanza dall’attentato i carabinieri avevano individuato una bicicletta utilizzata dall’attentatore per raggiungere il parcheggio antistante la caserma dove collocò il mortaio artigianale prima di allontanarsi ed abbandonare il mezzo di trasporto. Nel corso del sopralluogo i carabinieri hanno isolato numerosi reperti, tra cui una traccia di Dna, che nel corso di una successiva indagine su altri attentati terroristici delle Nuove Br condotta dalla Digos di Roma è risultata corrispondente all’identità di Gianfranco Zoja. Da qui la condanna ad anni 8 e mesi 6 ed interdizione perpetua dai pubblici uffici.

 

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