Falso poliziotto nei guai. Armi e truffe agli anziani

Si spacciava per poliziotto con tanto di pistola e distintivo e riusciva a farsi consegnare soldi dalle vittime delle truffe. Il responsabile è L.M., indagato e denunciato in stato di libertà, dalla polizia di Stato, alla Procura di Livorno per truffa e sostituzione di persona in danno di ignare vittime, italiane e straniere che venivano tratte in inganno da illusorie promesse circa erogazioni di crediti, agevolazioni per stipula di contratti assicurativi ed altro, che simulava  spacciandosi per poliziotto.

L’uomo, infatti, dopo aver conosciuto le proprie potenziali vittime, riusciva ad ottenere la loro fiducia, riuscendo  a farsi dare ingenti somme di denaro.  Per meglio interpretare la parte e rendersi credibile agli occhi delle sue vittime  mostrava loro tessere di riconoscimento simili a quelle in uso alla Polizia, e lasciava  intravedere dalla cintola  dei pantaloni  calci di pistole e  manette di sicurezza di quelle in dotazione alle forze di polizia.
L’attività di indagine effettuata  prendeva avvio dalle denunce sporte agli Uffici della Squadra Mobile da due stranieri.
In particolare uno dei due uomini denunciava di aver consegnato a L. M. una somma di denaro contante per la stipula di un contratto di assicurazione RC auto, senza però mai ricevere l’erogazione del corrispettivo contratto.

Nell’occasione l’indagato si era qualificato più volte, come “poliziotto”,  pur non essendo appartenente ad alcun corpo di polizia,  come difatti accertato dalle indagini della Squadra Mobile.
Mentre l’altra vittima aveva denunciato di aver consegnato la somma di € 5.700,00 con la promessa di entrare in affari con  lo stesso,  ed aprire un’attività imprenditoriale che in realtà non ha mai visto la luce. Anche a questa seconda “vittima”, L. M. in più episodi, al fine di carpirne la fiducia, si qualificava come “poliziotto anticrimine”.

Le mirate indagini della Squadra Mobile, hanno evidenziato che l’uomo non è, e non lo  è  mai stato,  appartenente ad alcun  corpo di polizia. Pertanto, veniva richiesto alla Procura di Livorno, l’autorizzazione alla perquisizione dell’indagato all’interno della sua abitazione. La perquisizione ha permesso di rintracciare e sequestrare gli oggetti segnalati in denuncia, dalle vittime delle truffe.

All’interno dell’abitazione sono stati trovati e sequestrati una Carabina, due pistole (prive di tappo rosso),  tre bombolette ricarica di aria compressa, un paio di manette di sicurezza in acciaio, una fondina di pelle colore nero per pistola, un  portaplacca di pelle nera con placca di metallo con stemma oro e smalto blu/rosso/grigio, un portatessera di pelle nera contenente, un tesserino rilasciato da Ibssa, una placca  di metallo con stemma oro e smalto blu/rosso/grigio Ibssa, una spilla di metallo e smalto con scritta Ibssa, una spilla di metallo, con scritta Cia cooperazione internazionale  anticrimine, numerose cartucce inesplose a salve calibro 8 mm.
Sono tutt’ora in corso ulteriori indagini della  Squadra Mobile,  finalizzate ad accertare eventuali altri episodi  di truffa posti in essere dall’indagato.

 

Riproduzione riservata ©