Minacciava i minori con un coltello: arrestato 24enne

Nelle tasche dei suoi indumenti è stato anche ritrovato il coltello utilizzato per le rapine. Il 24enne minacciava i giovani dicendo loro che era appena uscito di galera

E’ stato arrestato su ordine del Gip del Tribunale di Livorno Antonio Dal Forno, a seguito delle indagini compiute dalla Squadra Mobile, Artur Seifert, nato a Gus-Khrustalnyj (Russia) nel 1991, ma cittadino italiano.

L’attività investigativa era partita dopo che nel tardo pomeriggio dello scorso 15 novembre un ragazzo di 17 anni, accompagnato dalla madre, si era presentato presso l’ufficio denunce della Questura spiegando di essere stato minacciato, poco prima, in via Ricasoli, da un giovane armato di coltello il quale gli aveva portato via l’esigua somma di 10 euro, tutto quello che la vittima aveva con sé.

L’episodio si qualificava non tanto per il lieve danno economico quanto per la potenziale violenza che il rapinatore aveva esercitato su un minore indifeso.

Non solo. Mentre gli agenti della mobile avviavano i primi approfondimenti, solo qualche giorno dopo, il 21 novembre, in piazza Attias, si verificava un episodio analogo. Un giovane, armato di coltello, minacciava un ragazzo di 13 anni e due amici quindicenni costringendoli a mostrare il contenuto dei propri portafogli. Solo il 13enne risultava avere con sé una banconota da venti euro che il malvivente strappava via, non senza prima aver informato le tre vittime di essere appena uscito di prigione e di essere disposto a tutto. I ragazzi non avevano neanche denunciato l’episodio per la paura e solo l’intervento degli operatori della questura li aveva convinti.

Sia nell’episodio del 15 che in quello del 21 novembre, l’aggressore veniva descritto dalle vittime allo stesso modo: giovane, aggressivo e con un tatuaggio particolare sul collo, una complicata lettera A. E’ bastato poco agli investigatori per risalire al probabile autore, un cittadino italiano di origine russa con svariati precedenti penali.

Nel successivo riconoscimento fotografico tutti e quattro i ragazzi aggrediti non hanno avuto dubbi nell’individuare i loro rapinatore nel Seifert Artur che, segnalato alla Procura della Repubblica, è stato raggiunto dal provvedimento cautelare e, rintracciato in città, arrestato e condotto alle Sughere. Nelle  tasche  dei suoi indumenti è stato anche ritrovato il coltello utilizzato per le rapine.

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