Arno, la paura è passata. Terrazza Mascagni: aspirata l’acqua

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TERRAZZA ALLAGATA – LE FOTO

Come di consueto potrete trovare il link alle fotogallery in fondo all’articolo

Emergenza superata, resta l’attenzione. E’ questo quanto afferma il sindaco di Pisa Marco Filippeschi sulla sua bacheca Facebook. “Riapriamo gli accessi alla città – dice – Lungarni compresi. Domani (oggi ,sabato 1° febbraio ndr)scuole, università e tutti i servizi in normale funzione. Applicato il piano di emergenza. Si è superato il pericolo perché il mare ha consentito il deflusso, perché lo scolmatore ha funzionato e perché le piogge si sono interrotte. Ma la città era preparata ad affrontarlo”.
Venerdì mattina presto invece la situazione vedeva le scuole di ogni ordine e grado chiuse e una chiusura totale al traffico della città.  Per l’intero venerdì mattina è stata sospesa l’attività ambulatoriale dell’Ospedale Santa Chiara e sono stati predisposizione 37 punti transennati intorno e dentro la città per impedire l’ingresso in entrata in città e tutti gli uffici pubblici sono rimasti chiusi.
Pisa ha affrontato così l’emergenza Arno. Il livello del fiume è stato tenuto sotto stretta osservazione dal centro operativo soccorsi. La piena del fiume si è verificata tra le 11 e le 13. Alle 7 era a 4,51 metri. La decisione è stata presa dopo una riunione notturna in prefettura.
Lungo le sponde dell’Arno, nel centro storico di Pisa, sono state collocate le paratie per aumentare la protezione. L’intervento è avvenuto di fronte la Prefettura e su tutto il Lungarno (pieno centro di Pisa – 700 metri da Piazza dei Miracoli). Il compito degli uomini dell’Esercito è di andare a ritirare dal magazzino della Provincia i piloni e le sponde e successivamente di andarle a montarle. Il fine è stato quello di innalzare gli argini dell’Arno nel centro di Pisa. A Pontedera è stato aperto anche il canale scolmatore per diminuire la portata dell’Arno nella sua corsa verso il mare.  Nel frattempo grossi problemi anche a Volterra dove sono crollate parte delle mura medievali (come si può vedere dalla foto pubblicata nella fotogallery e inviata da un nostro lettore sul posto).
La Polizia Municipale di Livorno, d’intesa con la Questura, si è messa a disposizione della Polizia Municipale di Pisa per avvisare i livornesi diretti alla città della Torre pendente che non potranno andare al di là dell’Arno se non usando l’autostrada. Avvisato dal 113, quindi, il Comando livornese ha inviato una pattuglia al ponte del Calambrone; un’altra pattuglia è alla rotatoria di Pian di Rota per tenere sotto controllo la situazione di via Firenze. Il sindaco di Livorno Cosimi, attraverso il suo ufficio di Gabinetto, ha comunicato al sindaco di Pisa Filippeschi la totale disponibilità dell’Amministrazione Comunale livornese per ogni esigenza che si dovesse manifestare in questo momento di emergenza.

Grossi disagi anche a Stagno, dove molte cantine e garage sono rimaste allagate oltre i trenta centimetri e le piene dei torrenti  e rii hanno allarmato la popolazione.  E’ qui che svolgono servizio informativo nei confronti degli automobilisti le volanti della Questura e verrà mobilitata anche la Polizia Municipale di Collesalvetti. Il tutto in costante e stretto contatto.  Si sta attuando quindi una fattiva collaborazione interforze e inter-territoriale, tesa a non aggravare la difficile situazione già difficile di Pisa . Per quanto riguarda Livorno, la Protezione Civile ha monitorato anche con il volontariato per tutta la notte le zone più critiche, anche in collaborazione con il Consorzio delle Colline Livornesi e in stretto contatto con la Polizia Municipale. Vi sono stati modesti allagamenti (già rientrati) nella zona nord (Puzzolente e Vallelunga); le strade sono state comunque tutte percorribili, anche i sottopassi sono rimasti aperti per tutta la notte. La Tecnospurghi, allertata dalla Protezione Civile, ha fatto un’operazione di aspirazione dell’acqua depositata alla Terrazza Mascagni intorno all’Acquario. Subito dopo i lavori sono passati in mano ai volontari della Misericordia di Montenero.

Critica, a ieri venerdì pomeriggio,  la situazione nel cecinese, dove stanotte, a causa delle forti piogge, il fiume Cecina è esondato in alcuni punti allagando le campagne e anche alcune zone abitate, in particolare nelle località Gorette e Cinquantina fino alla Mazzanta. I vigili del fuoco sono intervenuti nella mattinata per evacuare due famiglie rimaste bloccate alle Gorette. La situazione è costantemente monitorata dai tecnici della Difesa del suolo della Provincia, presenti sul posto e dalla Sala operativa della Protezione civile provinciale, aperta dalla mattina di giovedì in costante stato di allerta. Anche l’assessore provinciale alla protezione civile, Maria Teresa Sposito è presente nella sede della Prociv per seguire di persona le operazioni di coordinamento con le strutture di intervento dei comuni e le associazioni di volontariato. Nella zona della Val di Cornia è rientrato l’allarme per il fiume Cornia ma sono ancora in corso i monitoraggi sul territorio perché i livelli idrometrici del reticolo minore risultano ancora elevati, seppure con lento deflusso delle acque, mentre restano allagate vaste aree agricole.Per quanto riguarda le strade provinciali, è stata riaperta la strada Casalpiano-Riotorto e risultano percorribili tutte le altre strade comunali. Monitorata anche la zona nord del territorio provinciale, nel comune di Collesalvetti. Per consentire l’alleggerimento delle acque dell’Arno, infatti, sono state aperte le porte dello Scolmatore all’altezza di Pontedera. Il persistere delle piogge potrebbe causare criticità nell’area del Biscottino, per questo motivo il Consorzio fiumi e fossi sta monitorando tutta la zona con postazioni fisse anche presso le abitazioni situate lungo la statale dell’Arnaccio, che al momento è chiusa. L’autostrada e la  Fi-Pi-Li sono aperte, ma si segnala che sul territorio della provincia di Pisa sono stati chiusi quasi tutti i ponti sul fiume Arno e sul reticolo del bacino circostante e gli automobilisti potrebbero incontrare disagi sulla viabilità secondaria verso Pisa.  

 

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