ESCLUSIVO. “Molotov di urina, ecco perché l’ho fatto”
Il dottore che ha visitato l’anziano protagonista del lancio di una molotov contenente pipì ci ha scritto un commento sotto all’articolo, che riportiamo di seguito, in cui si spiega il perché del gesto.
Il dottore che lo ha visitato in ospedale – Ho visitato personalmente oggi in Pronto Soccorso il vecchietto di cui si parla nell’articolo, il quale mi ha autorizzato a rendere noto a gradi linee il significato del suo gesto, che vi propongo così come lo ha raccontato a me ed alla Forza Pubblica che me lo aveva portato. A causa di un ictus che gli ha paralizzato la mano sinistra è diventato invalido e, nel periodo in cui stava male, gli fu dato un Amministratore di sostegno perché giudicato incapace di intendere e di volere. Una volta ristabilito, è stato visitato da svariati psichiatri che gli hanno trovato un caratteraccio, ma lo hanno giudicato perfettamente sano di mente. Anche questa mattina, sia io che lo psichiatra che lo ha visitato abbiamo confermato che si tratta di un arzillo vecchietto di 81 anni perfettamente in grado di intendere e di volere, con un certo caratteraccio, e che vive solo. Ci ha riferito che lo stato gli eroga una discreta pensione che a suo dire ammonta a circa circa 1.500 euro mensili, dei quali però l’amministratore di sostegno gliene erogherebbe solo 400, che gli bastano appena per sopravvivere, e si lamenta di non essere non è riuscito a farsi dire dove finiscano i restanti 1.100. Quindi il suo dilemma , cui nessuna ha dato veramente ascolto finora, e che mi ha autorizzato a rendere pubblico, è il seguente: “perché io, che mi sono guadagnato in una vita di lavoro una discreta pensione, che sono sano di mente ma invalido per la paralisi della mano sinistra, e che quindi ho bisogno di una persona che mi aiuti in casa, devo vivere nell’indigenza e nella sporcizia perché non posso ricevere i miei soldi con i quali potrei permettermi un aiuto in casa?” Questo è quanto mi sento in dovere di chiarire per sottoporre all’opinione pubblica questa situazione, che, qualora corrispondesse al vero, rappresenterebbe una vera e propria anomalia se non anche una ingiustizia, od addirittura un imbroglio, ai danni dell’arzillo quanto intemperante vecchietto?
La cronaca – Grande paura il 13 marzo all’interno della banca Cariparma di viale Petrarca (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere il video e sotto alla foto principale per ingrandire le altre immagini). Stando a quanto appreso, intorno alle 9.30 un anziano di 81 anni ha acceso quello che somigliava ad una bottiglia molotov all’interno della struttura senza però riuscire a lanciarla. Grande paura tra i clienti e i dipendenti. Prontamente la bottiglia è stata portata fuori dai locali e spenta con un estintore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un’ambulanza dell’Svs che ha curato l’uomo in evidente stato confusionale trasportandolo in un secondo momento al vicino pronto soccorso. Restano ancora da capire i motivi del gesto. Saverio Turchi, responsabile commerciale territoriale Cariparma Livorno racconta quei terribili momenti. “L’uomo è entrato in banca e ha acceso la molotov mettendola sulla scrivania di un impiegato- spiega Turchi- Subito dopo l’anziano ha urlato frasi incomprensibili. Per fortuna sono riuscito subito a far evacuare dipendenti e clienti e ho portato la bottiglia sul piazzale. Dopo ho chiamato le forze dell’ordine”. Subito dopo la bottiglia è stata fatta analizzare dagli inquirenti e si è scoperto che al suo interno non vi era alcun liquido incendiario ma soltanto urina.
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