Addio alla fotografa Talà. "Livorno perde una protagonista della vita culturale"
Giovanna Talà, 82 anni il 10 ottobre, si era affermata nei maggiori teatri italiani come fotografa di scena
E’ scomparsa all’età di 82 anni (che avrebbe compiuto il 10 ottobre prossimo) Giovanna Talà, apprezzata fotografa livornese. Talà, fin dagli esordi nei primi anni ’50, ha fatto della fotografia la sua bussola per leggere il mondo e sopratutto il teatro.
Si è affermata nei maggiori teatri italiani come fotografa di scena ed ha perseguito anche in età più matura il suo perfezionamento aprendosi a nuove dimensioni, a nuove esperienze. La sua personalità vulcanica, creativa, generosa, ricca di immaginazione e tanto concreta, era letteralmente contagiosa. Ha scritto diversi libri sul teatro e su alcuni grandi protagonisti come Lindsay Kemp, dedicando infine una monografia al rapporto tra il teatro Goldoni e Pietro Mascagni.
Il cordoglio dell’amministrazione comunale attraverso le parole dell’assessore alle culture Mario Tredici: “Con la morte di Giovanna Talà, la nostra città perde una sicura protagonista della vita culturale. Mancherà a tutti quanti traevano da un suo sorriso o da un suo franco rimprovero il segno di una lealtà che si misurava sempre, per lei, nella volontà di rendere un servizio alla sua Livorno e al teatro. Ai familiari le condoglianze più sincere”.
IL RICORDO DELLA FONDAZIONE TEATRO GOLDONI: “GIOVANNA, ANCORA TRA NOI”
Livorno. La Fondazione Teatro Goldoni partecipa commossa alla scomparsa della cara Giovanna Talà, appassionata operatrice culturale livornese, fotografa di pregevoli ed apprezzate qualità artistiche e soprattutto un’amica (ricambiata con affetto) del Teatro Goldoni, con cui ha percorso oltre venti anni del suo originale percorso professionale seguendo con dedizione e meticolosa attenzione il Progetto Mascagni. Un amore spontaneo per la musica e l’opera del compositore livornese, nato agli inizi degli anni ’90 e proseguito fino ai giorni nostri attraverso le produzioni del Teatro di Tradizione livornese, da lei stessa così bene riassunti e documentati nel volume “Mascagni. Musica da guardare”, che fu presentato nel dicembre 2010 proprio nella Sala Mascagni del Goldoni. “Tutto questo – come ricordò Marco Bertini nella prefazione al libro – e con un taglio elegantemente sobrio, con una narrazione da cui scaturivano le emozioni vissute. Una nobile fatica che rende onore ad un autore, ad un teatro e ad una città”. “Delle sue foto di scena mi ha colpito soprattutto un aspetto – sottolineò il Direttore artistico della Stagione lirica Alberto Paloscia – dello spettacolo Giovanna mira a restituire i ritmi più reconditi, quasi assaporando il respiro vitale della scena, delle luci, degli spazi e carpendo i momenti più intimi del lavoro del regista, le sfumature più sottili della recitazione degli artisti come pure il magico tableau vivant offerto dalle scene corali e dai movimenti d’insieme. Il teatro d’opera, in poche parole, nelle fotografie di Giovanna, viene esaltato nella sua essenza di spettacolo totale e di visione “pittorica”.
Sono ora quelle sue emozioni, con le centinaia di immagini liriche in rigoroso bianco e nero, trattate con una cura artigianale di altri tempi, che si aggiungono al suo ricordo e che ce la fanno sentire ancora tra noi, anche come semplice spettatrice, come tanto amava fare seguendo anche la prosa e la danza sempre dal più laterale dei palchetti.
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