Acquista un Iphone online poi simula una truffa per non restituire il prestito alla banca

Pensionato 40 enne va a sporgere denuncia fingendo che ignoti avevano sottoscritto il contratto di finanziamento a suo nome. Denunciato dalla Mobile

Simulazione di reato, calunnia verso ignoti e truffa. Sono le accuse di cui deve rispondere A.L., 40 anni, pensionato per invalidità civile, residente a Banditella. Lo ha smascherato il 27 novembre scorso la squadra mobile (terza Sezione reati contro il Patrimonio) che lo ha denunciato in stato di libertà.
La vicenda ha avuto inizio nell’agosto 2013, quando A.L. ha sporto denuncia alla questura per una truffa subita ad opera di ignoti. Gli autori, a detta del 40enne, si erano resi responsabili di aver sottoscritto con il suo nome un contratto con Findomestic Banca, per l’erogazione di un finanziamento di 699 euro (divenuto poi, con spese ed interessi, 738,81) finalizzato all’acquisto on-line di prodotti elettronici.
A.L. nella sua denuncia-querela, aveva dichiarato che gli ignoti, al fine di ottenere il predetto finanziamento, si erano sostituiti a lui nella stesura del contratto di finanziamento ed avevano falsificato: le sue firme, la sua data di nascita, il suo codice fiscale, ed il civico dell’indirizzo della sua residenza, nonché alcuni dati riportati sulla sua carta d’identità personale.
Le indagini e l’attività di polizia giudiziaria hanno permesso di giungere a conclusioni ben diverse da quelle prospettate da A.L.. Infatti. nel mese di giugno 2013, l’uomo aveva effettivamente acquistato online dal negozio e-commerce di Euronics Italia un Iphone del valore di 699 euro pagandolo con il finanziamento di euro 699,00 , erogato ad A.L. da Findomestic. Successivamente, in agosto, A.L. aveva ricevuto dalla banca la richiesta di rimborso del predetto finanziamento e per tale motivo aveva presentato la denuncia nella quale aveva disconosciuto il contratto di finanziamento, dichiarando di esser stato vittima di ignoti truffatori.
Si accertava, invece, che il cellulare era stato recapitato dal corriere nazionale BRT, proprio all’indirizzo di residenza di A.L., nel quartiere di Banditella, e consegnato direttamente nelle mani di questi. Pertanto A.L. è stato denunciato.

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