15enne ubriaco sul Romito. Il padre: “Grazie per l’aiuto”

Un ragazzo di appena 15 anni fuori di sé a causa dell’ubriachezza molesta, ha rifiutato ieri sera, sabato 7 marzo, i soccorsi dell’ambulanza giunta davanti al locale dove lo stesso voleva entrare in condizioni non certo decorose. E’ per questo motivo che i volontari del soccorso medico, giunti sul posto chiamati prontamente dai dipendenti del “Precisamente a Calafuria” che si erano accorti della situazione, sono stati aggrediti verbalmente dal 15enne arrivato sul Romito in compagnia di altri coetanei accompagnato in macchina dal nonno.
Visto che il giovanissimo rifiutava le cure mediche e reagiva in maniera molesta è stato dunque necessario l’intervento della polizia sopraggiunta intorno alle 22,30 sul posto.
Gli agenti si sono sincerati in primo luogo che l’adolescente non avesse bevuto in quel locale, cosa confermata dai suoi amici (i quali ignoravano dove avesse trovato e come avesse ingerito gli alcolici) e dallo stesso titolare che anzi non lo aveva fatto entrare viste le sue condizioni di ubriachezza manifesta.
Subito dopo i poliziotti hanno convinto il ragazzino a salire senza più storie sull’ambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso di Livorno dove è stato preso in consegna dai medici di guardia.
Ma la serata turbolenta per il locale non è finita qui. Intorno alle 2 di notte infatti è sempre il titolare che si è visto costretto a chiamare di nuovo la polizia per altre tre ubriachi che facevano confusione e davano fastidio ad altri coetanei fuori dal suo locale in cerca di guadagnarsi un “pass” per entrare.
In questo caso si è trattato di tre giovani rispettivamente di 20,19 e 18 anni i quali sono stati allontanati dagli agenti delle volanti intervenuti prontamente dopo la telefonata ricevuta.
Parla il padre del ragazzo  – “Sono il padre del ragazzo e chiedo che venga messa la verità sui fatti accaduti. Mio figlio si è recato al locale alle 20.30 con un suo coetaneo accompagnato in auto dal nonno. Era invitato alla festa di compleanno che si festeggiava all’interno, ma siccome gli era stato detto che la spesa era di 10 euro, diversamente dai 20 euro necessari per entrare al compleanno, ed avendo entrambi 10 euro a testa a disposizione, hanno dovuto aspettare all’esterno le 22.30 per poter entrare e raggiungere gli amici con la spesa di 10 euro di ingresso. Suo errore non aver chiamato il nonno e farsi dare la differenza. Si sono recati al bar adiacente al locale, bar chiuso ma con tavoli e sedie all’esterno, da chiarire ancora da dove sia saltata fuori la vodka, fatto sta che mio figlio ha sbagliato bevendone un sorso, ( al pronto soccorso gli hanno trovato 2.0) e alle 22.30 si è recato di nuovo all’ingresso per entrare. I dipendenti lo hanno visto che era in stato alcolico e preoccupati hanno chiamato i soccorsi, e li ringrazio di cuore. All’arrivo dei soccorsi mio figlio ha fatto resistenze per salire in barella, resistenza durata poco e senza aggressioni o violenze ed è stato trasportato in ospedale con codice verde dove vi è stato sino alla mattina con flebo e assistitito tutta la notte dalla nonna. I referti della polizia e dell’ospedale confermano il tutto, ed anche il personale che hanno aiutato mio figlio,i quali gentilmente mi hanno confermato la versione di mio figlio. Io mi trovavo all’estero e per la prima volta dopo anni mi sono allontanato da lui. Con La madre ci sono molti problemi che stiamo cercando di risolvere, che non possono essere menzionati ma sono molto gravi e decadono su mio figlio. Si ringraziano i dipendenti del locale ed i soccorritori e vi sarei grato se pubblicate quanto da me sopra dichiarato. Restiamo in anonimato per rispetto di mio figlio minore, che avrà sicuramente l’aiuto dovuto da operatori sanitari che già lo seguono da tempo. Grazie”.

Riproduzione riservata ©