Colle, scritte razziste sui muri. Bacci: “Rabbia e pena”

Scritte razziste sui muri di Collesalvetti. Svastiche naziste e frasi inequivocabili che inneggiano ignobilmente alla morte degli ospiti di colore della comunità colligiana. I tre muri sono stati imbrattati in via Palestro e al parco di via del Volontariato. Proprio in via Palestro sono ospiti da qualche settimana una decina di immigrati africani.
A sollevare l’incresciosa situazione è proprio il sindaco del Comune colligiano, Lorenzo Bacci, che denuncia il fatto sulla sua bacheca facebook pubblicando le scandalose foto delle scritte della vergogna.

Ecco l’intervento integrale del primo cittadino di Collesalvetti.
“Sconcerto, indignazione, rabbia ma anche tanta pena nei confronti di chi, pensando di macchiare dei muri, si è in realtà macchiato di un atto inumano e vile. Soggetti che non conoscono la storia. E che non rappresentano neppure lo zero virgola della nostra comunità. Come Amministrazione Comunale abbiamo subito dato mandato alla Polizia Municipale di sporgere denuncia alle autorità competenti, inoltre abbiamo avviato interventi di pulitura dei muri di proprietà comunale mentre per quelli di proprietà privata sarà necessario assumere azioni condivise con i proprietari. So – e mi rivolgo agli autori dell’ignobile gesto – che così come non avete avuto il coraggio di firmarvi, non avrete neppure il coraggio di palesarvi. Siete del resto mezzi uomini, o anche meno. Rivolgendomi invece alla comunità colligiana dico con chiarezza che questi episodi sono ciò che di più lontano è in grado di rappresentare lo spirito inclusivo di un territorio che si è già aperto in modo virtuoso accogliendo 10 nostri concittadini del mondo provenienti da terre martoriate da guerre e dittature. E sabato, in occasione del Consiglio Comunale, questi ragazzi saranno ospitati all’interno della sede principale in cui si applicano i principi sanciti dalla nostra Costituzione a livello locale, e cioè il consiglio stesso, affinché sia loro chiaro che la Comunità di Collesalvetti è tutt’altra cosa rispetto a quanto espresso in modo codardo e schifoso da esseri privi di dignità”.

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