“Circo con animali”, incontro sul futuro
Si è recentemente svolto un incontro tra il Comune di Collesalvetti e le associazioni animaliste AnimAnimale Onlus e Animalisti Italiani Onlus per rafforzare le strategie amministrative in merito alla tutela degli animali nei circhi. Presenti cinque rappresentanti delle associazioni animaliste, il sindaco Lorenzo Bacci, gli assessori di riferimento Demi e Menicagli, il Comandante Cecconi della Polizia Municipale e l’Arch. Cantini dell’Ufficio Ambiente. L’incontro ha promosso un confronto dialogante e partecipato, circa l’intenzione di potenziare le attuali regole che disciplinano l’esercizio itinerante delle attività dei circhi con animali nel territorio, senza entrare in contrasto con le normative nazionali e con modalità che non diano adito di impugnare i regolamenti comunali in sede di TAR.
In merito l’amministrazione di Collesalvetti ha convenuto che gli spettacoli circensi sollevano e amplificano un problema di ordine culturale che è quello della presenza degli animali all’interno dei circhi a fini di pubblico spettacolo o espositivi, legato ad una sensibilità comune che è profondamente evoluta nei confronti della tutela dei diritti degli animali. Ma ad oggi non è possibile per il Comune disporre delle limitazioni troppo stringenti perché la vigente normativa nazionale in materia, del lontano 1968, tutela i circhi nella loro dimensione ed organizzazione tradizionale che prevede anche l’esibizione di animali, supportandoli per di più economicamente tramite il Fondo Unico dello Spettacolo. A Collesalvetti vige un regolamento comunale molto stringente, con la presentazione di più di 30 attestazioni distinte circa le condizioni di custodia e gestione degli animali, ma che non vieta i circhi, dato che tutti i regolamenti anti-circo, che prescrivono un assoluto divieto di utilizzo ed esposizione di animali o che consentono l’attendamento esclusivamente ai circhi che abbiano al seguito solo alcuni tipi di animali, sono stati ripetutamente annullati dal TAR, come ad esempio Ferrara (2012), Alessandria (2013), Brindisi (2013), Bologna (2014) e Modena (2015).
«L’episodio dell’ultimo circo a Stagno in un’area privata ci ha fatto riflettere – evidenzia il sindaco Lorenzo Bacci – La frazione si è dimostrata un potenziale polo attrattivo per l’area urbana di Livorno, ma non sono presenti aree pubbliche con destinazione specifica per manifestazioni circensi o itineranti. Per le norme antincendio, la distanza minima dalle case è di 20 metri, ma ora abbiamo adottato una modifica al regolamento di polizia urbana che impone in futuro a circhi e lunapark un nuovo obbligo di mantenere una distanza di sicurezza di 100 metri rispetto a gruppi di fabbricati per civile abitazione, plessi scolastici, luoghi di cura e culto. La nostra volontà è adottare una logica preventiva per chi “vuol fare il furbo” a scapito del benessere degli animali, dato che l’obiettivo del Comune rimane la promozione di spettacoli senza animali».
Le associazioni hanno apprezzato, ma hanno proposto ulteriori suggerimenti che sono stati presi in positiva considerazione, come la riduzione della finestra di attendamento durante l’anno a solo 2 settimane e la limitazione del numero dei circhi che si possono attendare nel territorio durante l’anno, con preferenza per i circhi senza animali. A loro parere un punto cruciale rimane come inserire efficacemente all’interno del regolamento comunale il rispetto delle Linee guida Cites, commissione scientifica accreditata dal Ministero della Sanità, che i vari regolamenti nel passato richiamavano come fondamento giuridico del divieto dei circhi e per i requisiti di benessere. Inoltre i rappresentanti delle associazioni hanno chiesto al sindaco Bacci di impegnarsi per fare da portavoce sulla questione sia a livello politico all’interno del suo partito, sia a livello istituzionale nei confronti del governo e dell’Anci, affinché sia varata una nuova legge nazionale che vieti il circo con animali, come hanno già fatto l’Olanda e Malta.
«Per noi il circo con gli animali per il divertimento di un pubblico umano è obsoleto, crudele e diseducativo – sottolinea Riccardo Sinopoli di AnimAnimale Onlus – I circhi costituiscono un retaggio del passato in cui gli animali erano concepiti come oggetti e non come esseri senzienti. Dal nostro punto di vista l’incontro è stato positivo: l’atteggiamento dell’amministrazione comunale è stato fin da subito ricettivo verso le richieste di noi associazioni. Il Comune di Collesalvetti ha manifestato e dimostrato la contrarietà etica al circo con animali e la volontà di trovare delle soluzioni affinché i circhi con animali non arrivino più. Siamo sicuri che il Comune di Collesalvetti vorrà essere all’avanguardia nel rispetto degli animali recependo così una sempre maggiore sensibilità verso la questione animale da parte dei cittadini. Ci siamo lasciati con la promessa di lavorare a contatto e proseguire sulla collaborazione intrapresa. Come sempre, chiediamo alla cittadinanza di non partecipare più a questi spettacoli».
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