Cade nel fiume, drammatici soccorsi per una donna. Ancora giallo sul nome

Drammatici soccorsi intorno alle 10,30, a Stagno, dove una donna stava annegando nel fiumiciattolo che costeggia la ferrovia (vedi la mappa nella foto).
Dagli abitanti delle case vicine, richiamati dalle urla, è partito l’allarme. La centrale operativa del 118 ha subito inviato sul posto una ambulanza, con medico a bordo, della Pubblica Assistenza di Collesalvetti che ha raggiunto il punto indicato dalla chiamata da via di Suese. “Quando siamo arrivati – raccontano i volontari – era in uno stato di semicoscienza, la temperatura corporea era bassissima e rischiava l’ipotermia”.
Il fiumiciattolo, si dice, non sia profondissimo (circa un metro e mezzo), ma in questo periodo è carico d’acqua e quando la temperatura è bassa con il passare dei minuti i muscoli si irrigidiscono e i movimenti finiscono per essere molti più rallentati. Dunque, se nessuno avesse sentito le sue grida sarebbe potuta finire in tragedia. L’anziana –  di circa 65-70 anni, a cui non è stato possibile fino a ieri sera risalire al nome in quanto priva di documenti e sconosciuta agli abitanti della zona – è stata trovata dai residenti accorsi per salvarla con la testa rivolta nell’acqua. La prontezza di alcuni uomini nel formare una catena umana ha consentito di tirarla fuori in tempo. “Quando siamo arrivati noi – proseguono i volontari del 118 – aveva la faccia ancora tutta sporca e solo il busto era completamente sul terreno. Le gambe erano ancora in acqua. Urlava e basta. Senza pronunciare alcuna parola. Le abbiamo tolto gli abiti e l’abbiamo spinalizzata”. Poi la corsa in ospedale, dove è stata allertata la shock room.
Resta ora da chiarire la dinamica, ovvero se sia scivolata nel tentativo di raccogliere qualcosa o se sia stata colta da malore.

 

 

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