Venditori abusivi sulle spiagge, chi controlla?

Vogliamo parlarne? Dopo la dichiarazione di un sindaco che propone una sorta di vigilantes, il cui costo economico dovrebbe essere a carico dei titolari degli stabilimenti balneari (???) a controllare e dissuadere sulle spiagge che i venditori (abusivi) non importunino i bagnanti locali e foresti.
La cronaca, a seguire, ci descrive un atto di violenza di un turista contro un venditore.
Ora non voglio dire che una situazione abbia scatenato l’altra, una cosa però vorrei esporre: il numero dei venditori (abusivi) sulle spiagge quest’anno è notevolmente salito, lavorando sulla costa Tirrenica (Pisa) posso dire che su di una concessione balneare (60-80 metri di larghezza) nelle ore di punta (10/17 ) girano tra gli ombrelloni 3/4 venditori in maniera rotativa.
Cercando di comprendere lo stato di sofferenza che grava sui venditori che camminano per chilometri sulla spiaggia carichi di prodotti commerciali di bassa qualità che (forse) sono totalmente senza marchi di sicurezza CE mi viene da domandarmi, le istituzioni preposte al controllo staranno valutando seriamente come procedere e prendere provvedimenti che, non dico fermino, ma almeno rallentino questo vero e proprio assillamento di vendita, che subiscono i bagnanti.
In altre zone balneari sulla battigia esiste un controllo continuo, quasi una ronda, da parte dei vigili urbani.
Ricordiamoci che in tempi di crisi come questi le persone che spendono i propri risparmi per un breve periodo di ferie hanno diritto a villeggiare tranquillamente.
Andrea Giovannelli

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