Un’Altra Livorno: no all’ospedale a Montenero

La lista Un’Altra Livorno che sostiene la candidatura a Sindaco di Andrea Raspanti ha incontrato stamani la stampa cittadina all’ingresso principale dell’ospedale, sotto le finestre della direzione generale, per ribadire il no alla costruzione del nuovo nosocomio a Montenero. Raspanti, presente insieme al capolista Luca Filippi e, tra gli altri, a Lamberto Giannini, ha sottolineato la necessità di preservare servizi sanitari efficienti e vicini ai cittadini: “C’è sicuramente bisogno di un nuovo ospedale, ma qui, in Viale Alfieri. Sono tantissime le persone che guardano alla prospettiva dello spostamento con sgomento, soprattutto tra gli anziani. La tendenza a raccogliere in poli tutti i servizi, il loro progressivo accentramento e la loro dislocazione fuori dal centro sono esattamente il contrario di ciò che sta scritto nel nostro programma: noi siamo per il decentramento, per la vicinanza dei servizi ai livornesi e alle livornesi, per i tagli agli sprechi e la lotta ai clientelismi in difesa dei servizi essenziali. I soldi ci sono, solo che se li mangiano burocrazia, inefficienze, dinamiche clientelari. Non c’è alcuna logica dietro al progetto dell’ospedale a Montenero, solo interessi”. E Luca Filippi, che insieme agli altri candidati di Un’Altra Livorno ha raccolto in questi mesi migliaia di firme contro il progetto della giunta Cosimi, presenta alcune cifre: “Il nuovo ospedale costerebbe 470 milioni di euro, ristrutturare quello esistente costerebbe solo altri 70 milioni oltre ai 100 già spesi. Se anche ci fossero delle penali per l’annullamento del progetto, e non è detto dal momento che si tratta di un accordo di programma, non arriverebbero certamente a colmare la differenza tra le due cifre. Siamo per una politica a volumi zero, contro la cementificazione e il consumo del territorio, per una città a misura di cittadino. Non capiamo altre logiche se non quelle che vanno nella direzione dell’interesse collettivo, a partire da quello di chi sta peggio. E l’interesse di chi sta peggio è per una sanità facilmente accessibile, prima di tutto fisicamente. Il nuovo ospedale vedrebbe i posti letto ridotti e la presenza di privati in regime di monopolio per i servizi non sanitari. Come si fa a difendere un progetto di questo tipo e allo stesso tempo dire di avere a cuore il benessere dei cittadini?”.

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