Truffato sul gruppo facebook di scambio oggetti
Faccio parte di un gruppo Facebook nel quale si regalano/scambiano oggetti. Funziona che una persona che ha un oggetto che non utilizza più e lo regala, chi è interessato si mette in coda e aspetta che gli venga assegnato. Con questo metodo mi è stato assegnato il 19 novembre scorso, un PC portatile, e la signora in questione, lo ha assegnato a me, chiedendomi, visto che non si trovava a Livorno, di farle un versamento di 20 €, per sostenere le spese di spedizione. Fatto il versamento mi scrive e mi dice che il PC è stato spedito e che l’avrei ricevuto il venerdì successivo; cosa che ovviamente non è avvenuta, così faccio per chiederle il codice per tracciare la spedizione e scopro che la signora mi aveva bloccato. A quel punto, l’indomani la contatto con un mio secondo profilo di riserva (con un nome fittizio cambiato per l’occasione), le chiedo spiegazioni e lei mi risponde che quello era un account che non utilizzava da tempo e che molto probabilmente era stato violato, e che mi avrebbe denunciato a sua volta perché avevo i dati della sua postepay, nonché il suo codice fiscale
così le ho inviato alcuni stralci delle chat che avevo avuto con lei pochi giorni prima, dimostrandole che quei dati me li aveva inviati proprio lei pochi giorni prima, e da tali dati ero riuscito a risalire al nome e cognome; a quel punto mi ha bloccato anche col secondo profilo.
In mattinata odierna, vengo a scoprire che altre due persone sono state truffate alla stessa maniera, una è una signora di Lecco, l’altra un’altra signora livornese.
Ho già sporto querela online alla polizia postale, presso la quale mi recherò lunedì prossimo insieme all’altra signora, per ultimare e firmare i documenti di persona, e so bene che anche se prenderanno in considerazione la querela, questa andrà per le lunghe, se non lunghissime, quindi ho pensato bene di rivolgermi a voi, per vedere di riuscire a fare qualcosa. Per fortuna , la signora in questione è riuscita a rintracciarmi ed ha “preteso” di restituirmi il mal tolto. Al momento a me e anche all’altra signora livornese, la signora di Lecco invece dovrà aspettare lunedì prossimo.
Alfonso Lacagnina
Riproduzione riservata ©