"Tre ore di attesa per visitare mia figlia. Siamo andati a Pisa". L'Asl: "Ecco la nostra ricostruzione". Il padre replica: "Siamo delusi". Pioggia di commenti

Avviata un'indagine intera da parte dell'Asl per far luce sull'accaduto

Mia figlia Francesca che ha compiuto da pochi mesi 18 anni venerdì scorso (27 settembre) è stata operata di tonsille a Pisa. Ci avevano avvisato che data l’eta’ era molto importante , nel caso si fosse presentato sanguinamento, di recarci subito al piu’ vicino ospedale.
Stasera (venerdì 27, ndr) alle 21,10 mia figlia ha iniziato a sangiunare e a respirare male , io ero stavo rientrando da Torino per lavoro, mia moglie con mio figlio sono corsi quindi al pronto soccorso di Livorno, mio figlio ha portato in collo la sorella, mia moglie ha spiegato al personale di accoglienza cosa aveva la ragazza ma cosa piu’ importante che era reduce da una tonsillectomia da una settimana. La risposta è stata: l’otorino a quest’ora non c’è, ci sarà domani mattina e qui i tempi di attesa sono sulle tre ore prima che sia visitata.
Sottolineo che mia figlia aveva sangue dalla bocca e non respirava bene , fatti che sono stati riferiti al personale (uomo). Il codice che gli era stato assegnato era giallo. Mia moglie a quel punto ha chiesto cosa era meglio fare e gli e’ stato risposto che decidesse lei. Mia moglie quindi ha portato Francesca a Pisa dove dove e’ arrivata alle 22,00 , dopo la visita che e’ stata effettuata immediatamente veniva deciso di operarla subito per risolvere il problema. Nel frattempo sono arrivato anche io, Francesca e’ stata operata. Alla luce di quanto sopra ho appreso “ ad intervento effettuato “ quanto sia stato negligente superficiale e irresponsabile la valutazione fatta della situazione di mia figlia costretta a percorrere in quelle condizioni 20 km per raggiungere Pisa. Ho anche appreso che l’otorino anche se non c’e’ e’ reperibile ed in ogni caso andava fatta vedere subito come codice rosso. Sono sicuro che capirete quanto grave sia la cosa e quanto hanno fatto rischiare a mia figlia mettendola in gravissimo pericolo. Voglio che siano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi e’ responsabile di tutto quanto accaduto, riservandomi comunque di sporgere una denuncia querela nei confronti del personale del pronto soccorso.

Alessandro

IL COMUNICATO STAMPA DELL’AZIENDA SANITARIA: “ECCO LA NOSTRA RICOSTRUZIONE DEI FATTI”
In relazione a quanto apparso sulla stampa relativamente al caso del servizio sanitario offerto dal Pronto Soccorso di Livorno a seguito di un caso di sanguinamento post-operatorio per intervento eseguito presso altra struttura sanitaria, l’Azienda USL 6 tiene a fare alcune precisazioni.
La ragazza è arrivata senza ambulanza al Pronto Soccorso alle ore 21.18 riferendo che dal pomeriggio, quindi già da alcune ore, aveva una sanguinamento in regione tonsillare. Il personale impegnato nel triage ha provveduto a registrare i dati della paziente, attribuendo codice verde in quanto non erano presenti, a un primo esame, segni di impegno delle vie aeree o segni di deterioramento emodinamico. Alle 21.24, quindi dopo 6 minuti, il personale ha richiamato ripetutamente la paziente per completare la valutazione di triage, ma, non ottenendo risposta, ha dovuto registrarne l’allontanamento spontaneo. Il personale impegnato nel triage nega di avere invitato la paziente a rivolgersi ad altro ospedale, aspetto per altro non riportato nella documentazione di reclamo ma esclusivamente nell’’articolo del giornale, in quanto la struttura livornese è perfettamente in grado di gestire casi come quello in questione.
L’infermiere ha correttamente informato la paziente che sarebbe stata dapprima visitata dal medico di Pronto soccorso il quale avrebbe provveduto, se necessario, a far intervenire lo specialista reperibile.

LA RISPOSTA DEL PADRE DELLA RAGAZZA
“Avremmo preferito non tornare sull’argomento dato che nostra figlia sta meglio ma, vista la risposta della Asl, siamo molto delusi del fatto che ancora una volta si voglia non riconoscere l’evidenza dei fatti, che si arrivi a dare una descrizione che non corrisponde alla verità, il tutto con l’intento di scaricarsi delle responsabilità. Capiamo, che essere sbattuti sul giornale sia stato poco simpatico ma rispondere così è vergognoso. Siamo sicuri che i lettori sapranno valutare i fatti e trarne le loro conclusioni. Sbagliare è umano ma quando si può evitare e non lo si fa allora vuol dire che il pesce puzza dalla testa e se la testa è troppo potente rispetto a quella del semplice cittadino, queste sono le conseguenze.”
Alessandro

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